Colico. Visita al nuovo polo Galilei, appena aperto e già ricco di problemi

COLICO – Dopo l’opening ufficiale, abbiamo avuto la possibilità di visitare la sede dell’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Colico. La struttura si divide in due edifici:  ad ospitare le secondarie quello verso il Legnone, per le primarie quello rivolto verso il lago.

L’ingresso delle secondarie è ampio e luminoso, grazie alle enormi vetrate che connotano tutti gli stabili, e permette l’accesso alla palestra, alle aule del primo piano e alla rampa di scale che conducono al piano superiore. Il colore predominante in quest’ala è l’azzurro e le zone comuni sono accessoriate per i momenti di ricreazione, anche se non del tutto arredate visto la presenza di una sedia porta telefono.

La palestra è ampia e luminosa, con pavimentazione in parquet, ed è equipaggiata con rete da pallavolo, canestri da basket e porte da calcetto, oltre ad innumerevoli altri attrezzi. La zona degli spettatori è divisa dalla zona del campo vero e proprio, sono stati realizzati spogliatoi attrezzati anche per disabili, ed è presente anche un “ufficio dell’allenatore” attrezzato con il defibrillatore assistito. L’infermeria, invece, risulta “vuota”, se non per il lettino e la bilancia.

Il laboratorio informatico è presente ma sprovvisto di computer, presenti solo nella scuola primaria. Nella vecchia sede l’aula di informatica era provvista di tanti computer ed era a disposizione di entrambe le scuole, mentre ora si è scelto di accessoriarla solo per le primarie, svantaggiando cosi gli alunni delle “medie”.

L’aula di arte, sopra l’ingresso, è forse una delle più suggestive con l’ampia vetrata affacciata sul lago: un panorama incantevole e sicuramente d’ispirazione per gli alunni. L’aula di tecnologia, invece, non è ancora stata accessoriata con lavagna e dispositivi tecnologici come tutte le altre. Proprio in quest’ultima, anche se lo stabile è di nuova costruzione, è già presente un’infiltrazione di acqua dall’esterno, che sta facendo staccare la rasatura e la tinteggiatura interna. Anche altri punti presentano lo stesso problema, per esempio sopra le porte di sicurezza.

L’aula di musica è riccamente attrezzata con vari strumenti mentre le classi vivono situazioni tra loro differenti: alcune sono dotate di proiettori, altre invece solo di lavagne a pennarello. Nella struttura è presente un ascensore per permettere alle persone con problemi motori di spostarsi tra i piani, ma non è sufficientemente grande per contenere una barella in caso di emergenza.

L’area d’ingresso alle strutture è grande ma completamente sprovvista di tettoie. Nel piazzale è stata ricavata un area per le biciclette non delimitata e neanche ben attrezzata: solamente un portabici da quattro, quantità sicuramente esigua se si vuole seguire la politica della sostenibilità ambientale ed incentivare gli alunni a venire a scuola con mezzi diversi dalle automobili private.

L’accesso per disabili delle secondarie avviene dal parcheggio superiore, attraverso il parcheggio dove pero non si trova una segnaletica orizzontale per agevolare l’ingresso. Già infatti è capitato che incivili parcheggiassero negli spazi assegnati, rendendo impossibile il passeggio del alunno su sedie a rotelle ed obbligando così il padre a trasportarlo in braccio.

Essendo state costruite ex novo, sarebbe stato meglio permettere agli alunni con disabilità l’accesso alla struttura dall’ingresso principale, come avviene per tutti gli altri. Dovendo entrare da una zona a sè stante potrebbero sentirsi isolati, non potendo socializzare e chiacchiere con i compagni davanti ai cancelli.

Per quanto riguarda le primarie, invece, un lunghissimo e interminabile serpentone-scivolo si estende nelle aree comuni alle due strutture, anch’esso sprovvisto di tettoie. Tra le due strutture sorge una casetta di Lario Reti Holding: al suo interno i macchinari che controllano il pozzo per il recupero delle acque, che è stato creato ed è a uso di tutto il comune. Assenti ad oggi altre aree previste da progetto, come il campo da calcio.

La scuola primaria è tutta arancione, in stile norvegese, con ampi spazi e arredamento minimal. Nelle aree comuni sono presenti panche, librerie provviste di rotelle e giganteschi cuscinoni dove i più piccoli possono svagarsi negli intervalli, sempre sotto supervisione degli adulti. Le aule sono sedici: alcune attrezzate con proiettori, altre solo di lavagne. Sono presenti inoltre nuovi banchi modulabili, per agevolare i lavori di gruppo.

Il laboratorio di informatica è dotato di computer e di una parete movibile (costata 40mila euro) che permette di suddividere gli spazi in caso di necessità. L’aula di inglese e quella di arte sono separate da tutte le altre, l’aula magna invece è molto piccola e anche qui sono stati montate pareti separè dal costo proibitivo.

Al piano terra si trovano gli uffici di segreteria, quello della direttrice scolastica e DSGA, oltre al refettorio dove però i lavandini montati sono già guasti: quest’ultimo è molto ampio ed è utilizzato esclusivamente dagli alunni delle primarie quando fanno il pomeriggio. L’aula di psicomotricità è quella che ha lasciato tutti piacevolmente sorpresi, visto gli sgargianti colori e i divertenti accessori.

Dalle aule di quest’ala la vista sul lago è pari a quelle di una villa di lusso, con le enormi vetrate che sono protette solo da tendine in alluminio, montate all’esterno. Quelle al piano terra risultano proprio ad altezza bambino e visto il taglio vivo delle lamelle risultano un tantino pericolose.

Questa struttura risulta più rifinita della sua sorella a monte, ma anche qui sono già presenti dei problemi: il più grosso risulta il non completamento della scala antincendio che per ora è fatta in tubi innocenti. Qui da progetto dovrebbe essere montata una copertura con il logo della scuola, essendo la facciata più visibile dalle strade.

La struttura verrà ultimata probabilmente durante la pausa natalizia.

Michela Riva

 

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