Chiavenna. Della Bitta a Valnews: “Quelle minacce fanno male soprattutto all’istituzione-Comune”

CHIAVENNA – Intervista a Luca Della Bitta, il sindaco minacciato via Facebook per la vicenda del “famoso” autovelox posizionato all’accesso di Chiavenna e successivamente distrutto a colpi di arma da fuoco.

Il primo cittadino ha denunciato i fatti ai carabinieri e in queste ore ha ricevuto la solidarietà di ANCI e UNCEM – rispettivamente l’associazione dei Comuni e l’unione delle Comunità Montane italiane.

Mi ha fatto piacere avere ricevuto queste espressioni di vicinanza – dichiara Della Bitta a Valnews -, si tratta delle rappresentanze dei Comuni e di quelle piccole realtà montane che ben conoscono le difficoltà di ‘governare’ in situazioni come la nostra – con tutte le problematiche del caso comprese quelle di oggi a Chiavenna. Sono soggetti che ben comprendono cosa voglia dire metterci la faccia“.

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Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha parlato di una vera e propria “battaglia dei sindaci per la legalità e il rispetto delle regole civili”.
Sono d’accordo e lo ringrazio. Chi si mette a disposizione per amministrare, in qualche modo deve mettere in conto di esporsi alle critiche – anche molto dure – però adesso si sta facendo largo la sensazione di vivere un momento davvero molto particolare, un cambiamento forte avvenuto in questi ultimi anni: qui il livello del rispetto per gli altri, specialmente sui social, è precipitato. Ci si basa sull’attimo, sulla simpatia e antipatia, dimenticando però che dietro una persona (nel caso specifico: il sottoscritto) c’è una istituzione e proprio a quella, il Comune, arrivano dunque gli attacchi e i tentativi di delegittimazione. Attenzione, dunque, perché dopo il piccolo Comune si rischia di salire di livello, di andare all’assalto con parole e minacce di altri enti, si può arrivare al Parlamento, alla parrocchia, alla scuola… Non si pone più un limite, anche perché sui social in tanti non si rendono conto che le parole non volano via ma restano, pesano, possono creare emulazione e quant’altro“.

E sul piano umano? Come la sta vivendo, questa brutta esperienza? Si sente allarmato?
L'immagine può contenere: 1 personaNon nego che ci sia una certa attenzione dopo quanto accaduto in questi giorni. Io ho una bambina piccola, è sopratutto alla mia famiglia che va il mio pensiero. Però in posti come i nostri abbiamo la fortuna di avere un bel rapporto e devo dire costruttivo con le forze dell’ordine, la Polizia, i Carabinieri, la Questura…“.

Tornando alla questione ‘istituzionale’, come giudica l’atteggiamento della minoranza in consiglio comunale?
Preferirei non rispondere. So che se ne parlerà in aula, ci sarà da rispondere a interrogazioni e non vorrei ora rinfocolare la polemica“.

Più che legittimo, in una situazione che – vista da fuori – appare veramente troppo sopra le righe.

Intervista di
Sandro Terrani
direttore Valnews.it