Trenino Rosso. Senza infrastrutture non si intercettano i turisti

TIRANO – Grazie al Trenino Rosso del Bernina a Tirano ben 670mila turisti nel 2018, in aumento rispetto al 2017 quando il conto si era attestato su 639mila.

I passaggi registrati nello scorso anno dal Trenino Rosso – 352mila partenze e 318mila arrivi nella Città Aduana – hanno garantito visibilità a tutta la provincia di Sondrio ma l’efficienza del convoglio elvetico ha, purtroppo, messo in ulteriore evidenza le mancanze della linea Tirano-Milano, percorsa ogni giorno da 70 convogli che spesso viaggiano con notevoli ritardi.

Il problema non è, però, solamente d’immagine: la mancanza di collegamenti ferroviari puntuali ed efficienti, infatti, impedisce in larga parte che l’intero territorio valtellinese possa godere appieno delle positive ricadute economiche dei 670mila turisti che transitano da Tirano.

Causa principale dei disagi cui vanno incontro quotidianamente i pendolari, oltre all’anzianità del parco treni, anche la presenza di un’unica linea ferroviaria che, in caso di ritardi o guasti provoca imponenti e negativi effetti a catena.

Tra le soluzioni proposte in più occasioni quella di ridurre il numero delle corse, sopprimendo i treni che viaggiano con pochi passeggeri a bordo e sostituendoli con un efficiente servizio di bus navetta.

Michele Broggio