Valtellina. Quattro viadotti osservati speciali tre anni dopo i monitoraggi

SONDRIO – I primi monitoraggi sulla situazione dei ponti in Valtellina e Valchiavenna risalgono al 2016 quando, in seguito al crollo del ponte di Annone, nel lecchese, l’amministrazione provinciale guidata dall’allora presidente Luca Della Bitta, avviò una serie di controlli sulla stabilità delle strutte viabilistiche.

In Valchiavenna, il ponte di San Pietro a Samolaco – dopo i lavori di puntellamento a cui era stato sottoposto d’urgenza tra il 2016 e il 2017 – è ancora soggetto al transito a senso unico alternato, unicamente per i veicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate. La situazione non si risolverà, probabilmente, in tempi celeri e l’unica soluzione possibile sembrerebbe essere la realizzazione della bretella alternativa alla strada provinciale Trivulzia che, in base ai progetti, dovrebbe collegare, al costo di 5 milioni di euro, il Ponte di San Pietro con il Ponte Nave tramite un tracciato sulla riva olografica sinistra del fiume Mera, in grado di deviare tutto il traffico pesante all’esterno del centro abitato di Era.

Altra situazione “critica” quella riscontrata a Gordona dove sul ponte del torrente Crezza, dall’ottobre del 2018, il transito è consentito unicamente ai veicoli di peso inferiore alle 20 tonnellate. Nel 2017 le limitazioni imposte – senso unico alternato, limite massimo di velocità di 15 chilometri orari – erano state, per alcuni mesi, ancora più stringenti ma, dopo ulteriori analisi, la situazione che in un primo momento pareva precaria si è dimostrata essere meno rischiosa di quanto preventivato.

Previsti a breve, invece, i lavori di consolidamento del ponte sull’Adda a Traona. Il bando di gara – 730mila euro l’importo previsto – è stato pubblicato da poco: i lavori permetteranno di rafforzare la struttura, realizzata negli anni ’50, e al momento transitabile unicamente a senso unico alternato per le automobili al di sotto delle 3,5 tonnellate.

Già avviata, intanto, la manutenzione sul ponte di Stazzona, nel comune di Villa di Tirano. L’intervento – costo complessivo di 480mila euro – permetterà di rafforzare la struttura del viadotto, attualmente chiuso al transito per tutti i veicoli che, per raggiungere Stazzona sono costretti a percorre la strada della Ganda da Tirano o percorrere il ponte provvisorio di San Bernardo per andare verso Aprica.

M.B.