SONDRIO – Alla polemica sollevata dai banchi dell’opposizione in Comune a Sondrio sul tema della gestione scolastica del capoluogo, e descritta nell’articolo di Valnews.it, la maggioranza risponde compatta, con un comunicato che riassume le posizioni di tutti i gruppi che la compongono.
Innanzitutto, in merito al cambiamento della gestione dell’asilo nido “La coccinella“, che nei giorni scorsi aveva fatto indignare numerosi genitori, viene precisato come, di fatto, nulla cambi in merito alla titolarità del servizio, che, si legge “rimarrà in capo al Comune“.
Viene anche sottolineato come “continuerà il controllo pubblico sul metodo educativo (che nella fattispecie resterà quello Montessoriano), il personale rimarrà lo stesso e manterrà lo status di pubblico impiego e l’ente vigilerà” in quella che si configura a tutti gli effetti come una “sperimentazione” della durata di due anni. Proprio l’approccio empirico dovrebbe permettere di “valutare con attenzione i risultati” perchè, afferma la maggioranza, “il nostro primo obiettivo è il benessere e l’educazione dei nostri bambini” e non sarebbero state sottratte risorse economiche, con appostamenti di bilancio alla voce “nido” rimasti invariati.
Se queste rassicurazioni riusciranno a rasserenare l’animo dei genitori – che nella corrente settimana si sono organizzati lanciando una petizione on-line sul sito change.org in grado di raccogliere, ad oggi, quasi 600 sottoscrizioni ed hanno organizzato un “mail bombing” verso il Comune – non è dato sapere. Certo è che il bando, non ancora scritto, sarà indubbiamente “osservato speciale”.
Il comunicato vuole smorzare anche il polverone alzato sulla soppressione dell’assistenza scolastica durante l’orario della mensa. Si legge infatti: “Noi riteniamo molto più efficace, da un punto di vista educativo, la presenza del corpo insegnante anche perché l’orario di refezione può rappresentare un momento di apprendimento per gli alunni. Questa scelta è stata inoltre presa in accordo con le dirigenze scolastiche, che non hanno opposto nessuna controindicazione“.
Si era poi discusso circa i costi del trasporto verso le scuole delle frazioni, divenuto a pagamento per quegli alunni del capoluogo che le raggiungono sfruttando l’autobus. In questo caso la maggioranza si difende evidenziando come sia cresciuto, a seguito di nuovo bando, l’impegno economico specifico, precisando che “il Comune spende 160.000€ all’anno per garantire ai bambini di raggiungere le scuole di Ponchiera e Triangia, la compartecipazione è davvero minima rispetto al costo sostenuto e si attesta sui 7.000€ (con una spesa a bambino di 100€). Crediamo che questo non inficerà la decisione delle famiglie di scegliere due scuole che hanno nelle loro peculiarità formative il loro elemento di attrazione”.
Infine la questione sulle tariffe della mensa.
Nemmeno in questo caso l’amministrazione ha dubbi: nessun aumento, ma solamente una rimodulazione per rendere più puntuale il contributo delle famiglie.