SONDRIO – A raccontarlo per prima, sulle sue pagine social, è stata Francesca Gugiatti, consigliere di minoranza nel capoluogo provinciale.
La giovane sondriese, recatasi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sondrio ha assistito al dolore straziante di una madre di origini nigeriane che aveva appena perso la propria bambina di soli 5 mesi, giunta al nosocomio in arresto cardiaco, e alla disumanità delle persone che, come lei, si sono trovate testimoni di un avvenimento tanto doloroso.
“Nella sala d’attesa – ha scritto Gugiatti – ci saranno una quindicina di persone. Dalla sala si sentono delle grida disperate provenienti dal corridoio che conduce alle sale visita. Le urla sono fortissime. Disperate. Provengono da una donna, straniera. Si sentono rumori, lacrime, singhiozzi. Si vedono mani alzate, cadute a terra, lacrime grandi. Dalla sala d’attesa iniziano commenti di ogni tipo. Chi parla di riti tribali, chi di satanismo, chi di scimmie, chi di tradizioni loro, chi di manicomi”.
Il tam-tam sui social è stato frenetico e, in poco tempo, la storia di dolore e odio è stata ripresa dalla stampa nazionale: a darne notizia, prima degli altri, il giornale on line fondato da Enrico Mentana, “Open”, a seguire le principali testate che hanno diffuso la notizia in tutta Italia.
Immediata e unanime la condanna dei commenti razzisti: molti i rappresentati politici, sia locali che regionali, che hanno deciso di esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia colpita da una tragedia così immane.
“Mi unisco al dolore di una madre che ha perso il figlio”, ha commentato l’assessore alla Montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori. A fagli eco è il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini che ha ribadito: “La morte di una piccola bambina ed il dolore immenso della sua giovane mamma hanno profondamente scosso la nostra comunità” mentre Raffaele Erba, consigliere regionale M5S, si è detto pronto ad “assumere le spese funerarie”. “Mamma Helly – ha aggiunto il senatore di Italia Viva Oscar Del Barba – deve sapere che la sua piccola è accompagnata dalla preghiera di tante persone di fede che abitano le nostre valli. Purtroppo, le cronache di tutta Italia riferiscono altro, aggiungendo dolore al dolore”.
Ad attaccare direttamente i commenti razzisti è stato, invece, Marco Donzelli, presidente del Codacons: “Commenti vergognosi che solo a ripeterli fanno venire i brividi. Leggerli nel 2019 fa ancora riflettere su quanto il nostro Paese è indietro su questioni così basilari di cultura”.
“Inequivocabile degrado etico” è, invece, stato il commento del comitato provinciale Unicef.
Michele Broggio
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