Oreste Buttironi. “Infermiere tutto-fare”, la vita al servizio della comunità di Chiavenna

CHIAVENNA – Oreste Buttironi, 98 anni compiuti lo scorso 27 dicembre, nel corso della propria vita ha sicuramente dato molto a Chiavenna in qualità di infermiere “tutto-fare”. L’edizione 2019 del premio “Ciavenasch”, assegnato pochi giorni fa a Nicola Del Curto, ha voluto donare un riconoscimento agli innumerevoli impegni portati avanti da Buttironi nel corso della propria vita.

Sono arrivato a Chiavenna quando avevo ventidue anni, nel 1943, fuggendo dalla guerra – racconta Buttironi – mio fratello all’epoca lavorava all’ospedale di Bellano. È stato lui a consigliarmi di venire qui, dove ho conosciuto il dottor Corbetta che mi ha accolto e mi ha insegnato moltissimo. All’epoca non c’era nemmeno un anestesista. Tra le prime pratiche che ho dovuto imparare c’è stata, quindi, la corretta applicazione della maschera di etere. Oltre, ovviamente, alla corretta procedura per la rianimazione”. Buttironi, fino a quel momento, aveva solamente lavorato in qualità di volontario, a 18 anni, in Croce rossa.

La sua vita professionale sarà caratterizzata dalla forte volontà di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e mettersi, di conseguenza, sempre in gioco. “Ho cominciato ad impegnarmici anche senza aver seguito degli studi particolari – spiega – eravamo consci dei rischi, dicevo sempre al dottor Corbetta ‘se succede qualcosa finisco in galera’ e lui di tutta risposta mi diceva ‘Al massimo ci finiamo entrambi’”.

Oreste Buttironi arriva a Chiavenna l’otto settembre del ’43, all’epoca l’ospedale non possedeva nemmeno un mezzo per trasportare i malati: “Si spingevano dei carretti o si usavano quelli trainati dai cavalli – ricorda – La prima autolettiga era una Topolino, una macchina dalle dimensioni molto ridotte ma sufficienti, dato che la maggior parte del tempo ero da solo. Nel ’45 il salto di qualità. I partigiani requisirono al confine un mezzo tedesco che venne portato al nostro ospedale”.

Buttironi ha svolto anche lavori di assistenza sanitaria ed agli anziani della casa di riposo. All’epoca, mancavano anche le pompe funebri e quindi dava la propria disponibilità anche per questi tipi di lavoro. Alla premiazione dello scorso 26 dicembre il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, ha voluto ringraziare a nome di tutta la comunità Oreste Buttironi, affermando: “Per tutti noi è un po’ una leggenda”.

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