Chiavenna. Grande successo per l’Anno bertacchiano

CHIAVENNA – Si è recentemente concluso l’Anno bertacchiano, una serie di manifestazioni volute dal Centro di studi storici valchiavennaschi per celebrare il 150esimo anniversario dalla nascita di Giovanni Bertacchi, nato il 9 febbraio 1869 a Chiavenna.

La partecipazione è sempre stata buona – commenta il presidente del Centro, Guido Scaramellini – Agli Itinerari bertacchiani (tre diverse visite guidate, gratuite, lungo i luoghi cari al Cantore delle Alpi) hanno partecipato almeno un centinaio di persone per volta. Ma anche le mostre, allestite durante l’anno, hanno avuto un buon giro, dimostrando l’interesse da parte del pubblico, anche di persone estranee alla Valchiavenna”.

I partecipanti agli itinerari hanno visitato i luoghi amati dal poeta in un percorso a tappe, una decina in tutto, accompagnati dalla lettura di note storiche della zona e di poesie scritte dal poeta della Città del Mera. Tra le tappe la chiesa di San Bartolomeo a Chiavenna, al cui campanile (insieme a quello della collegiata di San Lorenzo, patrono della Città del Mera) è dedicata il componimento dialettale “I düu campanìn”, la casa in cui nacque il poeta, ora sede della Banca popolare di Sondrio a Chiavenna – dove nel 1982 vi ha aperto una sala dedicata al Bertacchi – e il crotto Ubiali, risalente al 1744 e sede della nascita, nel marzo del 1944, del Comitato di liberazione nazionale clandestino.

Per la realizzazione dell’Anno bertacchiano sono state coinvolte, oltre a diverse associazioni quali la Prochiavenna ed il Circolo culturale C4, anche le scuole dell’obbligo della città del Mera con una mostra – andata in scena tra febbraio e marzo dell’anno scorso. Durante l’anno si sono svolte una serie di conferenze, in cui sono state approfondite alcune tematiche inerenti il poeta chiavennasco. La principale si è tenuta lo scorso febbraio, precisamente il 9 (giorno della nascita di Bertacchi), in cui sono state approfondite l’origine della famiglia e la sua fanciullezza, trascorsa a Chiavenna.

 

Giovanni Meroni