Sondrio. Esternalizzazione del nido La Coccinella, domani un sit-in di protesta

SONDRIO – Esternalizzazione dell’asilo nido La Coccinella: il Comune di Sondrio non arretra di un passo e spiega quale sarà il futuro della struttura.

A una settimana dall’esame della delibera che definisce gli indirizzi per l’affidamento in via sperimentale a terzi del servizio presso l’asilo nido comunale La Coccinella vengono ribaditi i punti fermi di una decisione vagliata in ogni suo aspetto. Il coinvolgimento del Comune non verrà in alcun modo sminuito e nulla cambierà riguardo al metodo educativo che sarà in continuità con quello proposto sino ad oggi. Sarà il Comune a determinare le tariffe e ad incassarle, e sempre il Comune raccoglierà le domande di iscrizione, gestirà le liste e assegnerà i posti.

“Siamo giunti a questa decisione dopo aver attentamente valutato la situazione – sottolinea l’assessore all’Istruzione Marcella Fratta – crediamo rappresenti la migliore soluzione, sia per la qualità che per la sostenibilità economica e organizzativa del servizio, nell’interesse dei bambini e delle loro famiglie. Il nostro primo impegno sarà di attuare un attento e puntuale monitoraggio nei due anni di sperimentazione, e particolarmente nella fase dell’avviamento, allo scopo di verificare che i parametri indicati vengano rispettati”.

Da parte del Comune c’è la volontà di attuare una migliore gestione del personale assicurando il benessere dei bambini attraverso un aumento dell’organico che l’ente, stante la normativa vigente, non si potrebbe permettere. Dopo l’uscita di due educatrici alla fine del 2019, delle dieci assunte a tempo indeterminato una è in maternità, una in aspettativa e un’altra andrà in pensione a settembre. Alle quattro supplenti a tempo determinato se ne dovrà quindi aggiungere almeno un’altra, che comunque non riuscirebbe a coprire le assenze per malattia e problemi personali che superano il 22%.

“Si tratta di problematiche presenti da anni e in qualche modo contenute che dovevano essere affrontate e risolte in maniera definitiva – spiega l’assessore al Bilancio Ivan Munarini – allo scopo di garantire il pieno organico nell’interesse dei circa 70 bambini che frequentano l’asilo nido. Da qui la scelta di esternalizzare il servizio mantenendone il pieno controllo e fissando rigidi parametri nel bando, a cominciare dal punteggio assegnato alla qualità del servizio, 80 su 100, e prevedendo una fase di sperimentazione per due anni educativi con valutazione dei risultati”.

Una decisione che continua, però, a vedere fortemente contrari sia la minoranza in Consiglio comunale che le famiglie. E proprio domani mattina alle 10 mamme e papà di bimbi che hanno frequentato e frequentano il nido comunale si ritroveranno sotto a Palazzo Pretorio per una sorta di sit-in di protesta; poi verranno ricevuti dall’assessore Fratta per un confronto.