29 febbraio. Tutto quello da sapere sul giorno che cade ogni 4 anni

29 febbraioLECCO – A differenza di quello che normalmente si prende per buono, un anno non dura esattamente 365 giorni.

Per concludere il moto di rivoluzione intorno al Sole, infatti, la Terra ruota su se stessa esattamente 365,24219 volte: un anno dunque è composto da 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. È da qui che nasce l’esigenza di aggiungere un giorno ogni quattro anni, altrimenti la differenza tra il calendario umano e quello astronomico diventerebbe sempre più grande. Infatti se non esistessero gli anni bisestili in 100 anni si accumulerebbero 25 giorni di ritardo e invece nell’arco di 600 anni Natale cadrebbe in piena estate.

Per convenzione, il calendario gregoriano aggiunge questo “giorno cuscinetto” a febbraio, che è il mese più corto. Oggi, 29 febbraio 2020, è il giorno bisestile e, di conseguenza, l’anno che stiamo vivendo è bisestile. Sempre per convenzione del calendario gregoriano, gli anni bisestili sono quelli divisibili per 4 ma non divisibili per 100, ad esclusione di quelli divisibili invece per 400.

L’anno bisestile fu istituito dai Romani e, in particolare da Giulio Cesare, che facevano cadere il giorno in più dopo il 24 febbraio, chiamato sexto die ante Kalendas Martias, cioè “sesto giorno prima delle Calende di marzo”. Il giorno in più veniva definito bis sexto die, vale a dire “sesto giorno ripetuto”, da cui poi deriva l’attuale parola “bisestile”.

Legate al 29 febbraio ci sono diverse importanti personalità, fra cui – su tutte – il compositore Gioacchino Rossini, nato il 29 febbraio 1792, e il Generale Armando Diaz, morto il 29 febbraio 1928. In questo giorno nella storia sono avvenuti anche alcuni importanti eventi: nel 1848 viene promulgata la Costituzione palermitana firmata da Ferdinando II, re delle Due Sicilie; nel 1940 la Finlandia inizia i negoziati di pace della Guerra d’inverno con l’Unione Sovietica nel corso della Seconda guerra mondiale; nel 1960 un terremoto uccide un terzo della popolazione della città di Agadir, in Marocco; nel 2004 una rivolta popolare obbliga il presidente di Haiti a lasciare il paese.

P. D. M.