Mobilità limitata. Dalle multe al carcere per le infrazioni più gravi

SONDRIO – Prefetture al lavoro sulle regole per rendere attuativo il Decreto dell’8 marzo che istituisce la “mobilità limitata” in Lombardia e in altre province del centro-nord. La direttiva predisposta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal capo della polizia Franco Gabrielli prevede controlli, sanzioni e autocertificazioni.

La multa per chi viola le regole parte da 206 euro sempre che non si possano configurare ipotesi più gravi. Chi “evade” dalla quarantena rischia invece il carcere.

La direttiva prevede la convocazione immediata dei Comitati provinciali per l’ordine pubblico e al più presto controlli sugli spostamenti che “potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”. E le autodichiarazioni potranno essere soggette a controlli.

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Divieto assoluto, che non ammette eccezioni”, recita il documento, per le persone in quarantena o positive al Coronavirus. In questo caso la sanzione da 206 euro – come previsto già nel decreto di febbraio – sarebbe aggravata da responsabilità colpose contro la salute pubblica, un reato per il quale si rischia il carcere.
I controlli avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni per consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito. Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

C. C.