Coronavirus. Si moltiplicano gli appelli delle istituzioni: “Rimanete a casa”

SONDRIO – Nemmeno in provincia di Sondrio, ormai, si contano più gli appelli che i rappresentati delle istituzioni lanciano ai cittadini, invitandoli a rimanere a casa e ad uscire solamene in caso di necessità o per motivi di lavoro.

“Faccio appello alla responsabilità di ognuno di noi – ha sottolineato il presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti – per invitarvi a rimanere a casa il più possibile. Questo è veramente l’unico mezzo efficace a nostra disposizione per contrastare e fermare il dilagare del virus”.

Un invito alla responsabilità arriva anche da Fabio Molinari, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, rivolto particolarmente ai giovani e giovanissimi: “State a casa. Siamo troppo abituati a sdrammatizzare le le circostanze serie. Non si è deciso di sospendere le lezioni per concedere vacanze in più ai ragazzi bensì per preservare la loro salute e quella dei loro famigliari. Lo ribadisco: ragazzi, non siete in vacanza, siete in emergenza”.

A subire un danno economico rilevante per le misure – severe ma necessarie – introdotte le aziende e tutto il comparto del commercio de del turismo. “Comprendiamo gli operatori che hanno deciso di sospendere la propria attività e manifestiamo loro la nostra solidarietà – ha sottolineato la presidente dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi Loretta Credaro – È importante, nello stesso tempo, pensare al bene più prezioso che abbiamo, al valore più grande: la salute nostra e dei nostri cari. Dobbiamo essere persone e imprenditori responsabili”.

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