Sondrio. In provincia chiuso l’80% delle imprese artigiane

SONDRIO – Sono ormai operative solamente le imprese di trasporto – merci e persone – e le aziende legate ai settori essenziali anche se, in molti casi, con il personale fortemente ridotto. L’80% delle imprese artigiane della provincia di Sondrio – a fronte del 75% rilevato a livello regionale da Confartigianato Lombardia – ha interrotto, come previsto dal DPCM del 22 marzo, la propria attività.

“In questi giorni – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti – accanto alla presa di coscienza e al senso di responsabilità dimostrato da molti piccoli imprenditori artigiani che hanno deciso di chiudere pur senza un divieto specifico, sta emergendo in modo crescente e consistente anche la forte preoccupazione per le conseguenze economiche e sui rischi sul piano della liquidità aziendale dovuti all’emergenza sanitaria di cui nessuno è in grado di conoscere la durata”.

Nella giornata di ieri il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio ha rivolto alle principali banche presenti sul territorio l’invito a voler prestare la massima attenzione rispetto ai timori delle imprese sul piano finanziario e della liquidità. In una missiva l’associazione si è resa disponibile a veicolare ai propri associati tutte le misure messe in campo dagli stessi istituti bancari sia su base volontaria sia nel rispetto delle misure normative già emanate a cominciare dalla moratoria prevista dal D.L. “Cura Italia”.