Rsa. Attivato monitoraggio delle strutture ma per i sindacati forse ci si è mossi tardi

SONDRIO – Cgil, Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno incontrato, grazie all’intervento del prefetto, Salvatore Pasquariello, i rappresentanti delle Rsa e di Ats per condividere una serie di istanze mosse dalle organizzazioni sindacali.

“Si è condiviso di attuare un monitoraggio sistematico della situazione in essere – spiegano le Segreterie territoriali – rendicontando in ogni struttura il numero dei decessi, dei malati sintomatici, di quelli soggetti a tampone e di quelli già risultati positivi. Il numero dei lavoratori assenti per malattia, i protocolli operativi messi in essere nella gestione dei pazienti sintomatici e quelli in tema di misurazione della temperatura dei lavoratori”. Oltre ad una serie di altri punti tra cui anche l’effettuazione di tampone ad ospiti e lavoratori sintomatici.

La situazione riguardante il Covid19 all’interno delle Rsa e Rsa della provincia si sarebbe dovuta attenzionare opportunamente, secondo i sindacati e le categorie che rappresentano i lavoratori ed i pensionati. Tanto che, già da tempo, le organizzazioni sindacali si erano mosse attraverso una serie di note ufficiali.

“La prima – scrivono Cgil, Cisl e Uil – risale alla fine di febbraio, reiterata il 12 marzo e rafforzata ulteriormente con una diffida inviata a tutte le strutture il 16 marzo nel quale si chiedeva trasparenza rispetto ai modelli organizzativi, trasparenza rispetto ai dati dei malati e garanzia di opportuna fornitura dei DPI (dispositivi di protezione individuale) necessari per poter operare in sicurezza sia per gli operatori che per gli ospiti”.

La risposta, sottoscritta da quasi tutte le strutture, era arrivata in seguito alla diffida. Qui le Case di riposo “Asserivano – proseguono – di aver fatto tutto il possibile e di avere tutto sotto controllo, invitando le organizzazioni sindacali a evitare sterili prese di posizione. Potremmo oggi dire che le nostre non erano sterili polemiche e che se, chi di dovere, avesse ascoltato le nostre preoccupazioni, forse, e ripetiamo forse, non saremmo al punto in cui siamo”.