Morbegno. La minoranza chiede compatta che venga convocato un consiglio comunale straordinario

MORBEGNO – CambiaMorbegno 2.0, il gruppo di minoranza guidato dall’ex sindaco Andrea Ruggeri, ed il consigliere indipendente Angelo Rovedatti, hanno richiesto l’indizione di un consiglio comunale straordinario ed urgente.

“Per discutere – si legge nella lettera indirizzata al primo cittadino della Città del Bitto, Alberto Gavazzi – La situazione pandemica all’interno della Casa di riposo Ambrosetti-Paravicini ed in città. L’operato dei rappresentanti del Comune di Morbegno in seno al consiglio di amministrazione della Rsa. E la valutazione delle azioni intraprese ed efficacia delle stesse in relazione al periodo attuale”.

Nei soli primi 13 giorni di aprile, i morti tra gli ospiti della Casa di riposo Ambrosetti-Paravicini di Morbegno sono stati 34. I decessi tra le mura della struttura riconducibili al Covid-19 dall’inizio dell’anno sono 27, su un totale di 61. Sono 65, invece, le persone che si trovano attualmente in malattia tra il personale sanitario dell’Rsa.

A partire dallo scorso 7 aprile, si sono cominciati a praticare i primi tamponi tra gli ospiti della struttura. Lo scorso lunedì, 13 aprile, gli anziani all’interno della struttura ad essere esaminati erano 71. L’intenzione da parte dell’Ambrosetti-Paravicini è quella di effettuare i test su tutti gli ospiti della struttura. Il Consiglio di amministrazione avrebbe fatto richiesta di eseguire i tamponi anche su tutto il personale operante, si starebbe, però, ancora aspettando una risposta all’istanza.

Intanto nella giornata di ieri, martedì 14 aprile, la procura di Sondrio ha aperto un’indagine, a carico di ignoti, per epidemia colposa in relazione alle numerosi morti di anziani ospitati all’interno di alcune Rsa – ma al momento non vi è ancora certezza di quali strutture si stia parlando della provincia di Sondrio. Il procuratore, Claudio Gittardi, che coordina l’inchiesta con il Pubblico Ministero, Elvira Anna Antonelli, ha delegato i Carabinieri del Nas di Brescia ad indagare.

Giovanni Meroni