Fase 2. Il Comitato dei pendolari chiede chiarezza sulla gestione del servizio

SONDRIO – Molte le incertezze legate ad una provabile “Fase 2”, non ultime quelle riguardanti le misure di sicurezza e il distanziamento sociale che i passeggeri dei treni saranno tenuti a tenere.

“Ci auguriamo – sottolineano dal Comitato pendolari e viaggiatori del TPL (Trasporto Pubblico Locale) della Lombardia – che gli Enti Regolatori, ed in primis Regione Lombardia, mettano in atto le dovute azioni di controllo sui Gestori dei servizi per evitare che si ripetano situazioni che mettono in pericolo la salute dei viaggiatori”.

Secondo gli attivisti, in una situazione di riapertura e di convivenza con il Covid-19 dovrebbero essere garantite il 100% delle corse ma “L’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri, parla di passare a maggio dal 40% attuale al 60% del volume di servizio, a fronte di un coefficiente di occupazione ridotto al 40% della capienza”.

Questo significherebbe che i pendolari si troverebbero ad avere, di fatto, una riduzione dei posti offerti a meno di un quarto, sui medesimi treni ove in tempi normali si superava frequentemente la capacità.

“Ci chiediamo – concludono gli attivisti – chi e come garantirà l’accesso ordinato ai treni, quanto questo accesso influirà su eventuali ritardi, e soprattutto come verrà rivisto l’orario a fronte di una probabile espansione degli orari di lavoro verso le prime ore del mattino e le ultime della sera”.