Ristorazione. Obbligo di misurare la temperatura ai clienti ma i termoscanner sono pochi

SONDRIO – Tra gli obblighi previsti per la riapertura delle attività vi è anche quello, a carico di tutti gli operatori del settore ristorazione, di provvedere a misurare la temperatura corporea di tutti i clienti, oltre che dei dipendenti e dei fornitori come previsto dalle normative generali.

Per fare ciò, servono specifici strumenti a distanza, denominati termoscanner, reperibili nelle farmacie, nei negozi di prodotti sanitari e in altri punti vendita. Un’indagine telefonica condotta direttamente dall’Unione del Commercio e del Turismo contattando le farmacie, i negozi di prodotti sanitari e i punti vendita interessati ha intanto evidenziato che sul mercato i dispositivi di misurazione sono purtroppo largamente insufficienti.

L’Unione, nel ritenere che tale obbligo risulti non equilibrato rispetto ad altre tipologie di attività per le quali la misurazione della temperatura è soltanto raccomandata invita fortemente gli operatori a usare il termoscanner, o ad approvvigionarsene con tempestività, e ad esporre all’ingresso del proprio esercizio, in un formato ben visibile, il cartello informativo con il quale si raccomanda alla clientela di non entrare nell’esercizio se si ha una temperatura superiore a 37,5°.