Frontalieri. Sertori: “Non abbiamo altre finalità che il bene dei lavoratori”

MILANO – Prosegue la polemica in merito alla proposta, inoltrata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, di ridefinizione dell’accordo che regola i rapporti tra Italia e Svizzera in materia di fiscalità dei lavoratori frontalieri.

A rispondere al senatore del Partito democratico Alessandro Alfieri – che ritiene che la proposta di Fontana “Peggiori addirittura l’accordo raggiunto dai due paesi nel 2015” – è l’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori.

Non abbiamo altre finalità che il bene dei lavoratori frontalieri – sottolinea – la nostra proposta che mira a mantenere invariata la situazione fiscale degli attuali frontalieri e contiene spunti, osservazioni e raccomandazioni frutto di un lungo percorso di confronto tra le parti”.

Regione Lombardia, ricorda Sertori, ha iniziato un’interlocuzione col governo ticinese sui lavoratori frontalieri fin dall’insediamento della giunta. Gli incontri del gruppo di lavoro tecnico sulla fiscalità dei lavoratori frontalieri svoltesi da febbraio del 2019 si sono tenuti a cadenza pressoché quindicinale.

“Siamo giunti quindi – ha sottolineato l’assessore – ad una proposta condivisa tra Lombardia e Canton Ticino atta a dare uno spunto per quella che è una possibile soluzione che prevede lo status fiscale vigente per gli attuali frontalieri ed una possibile modifica per i nuovi lavoratori con un sistema a doppia fiscalità che nella parte italiana possa prevedere possibili deduzioni”.

M. B. 

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