Fase tre. Turismo e accoglienza gli obiettivi di “Valchiavenna, una valle sicura”

CHIAVENNA – Dalla fase due alla tre, in anticipo sui tempi dettati dai provvedimenti, il progetto “Valchiavenna, una valle sicura” procede speditamente, forte del gradimento dei cittadini e dell’apprezzamento degli operatori.

Quando ancora il percorso volontario e gratuito di formazione e informazione per le aziende non si è completato si inizia a lavorare sull’accoglienza dei turisti che raggiungeranno la montagna con l’inizio dell’estate. L’obiettivo è di riceverli, ospitarli e fidelizzarli, sfruttando l’occasione offerta dal Coronavirus che inibirà i lunghi viaggi e le trasferte oltre frontiera.

Sono i numeri a decretare il successo dell’iniziativa: 250 aziende partecipanti ai corsi di formazione in aula virtuale, dieci lezioni erogate, della durata di quattro ore ciascuna, una per ogni settore merceologico. Un successo di adesione che ha costretto gli organizzatori a raddoppiare e poi a triplicare le aule virtuali per accogliere tutti.

Dopo la formazione in materia sanitaria toccherà alle tematiche che più propriamente attengono a hotel, ristoranti, bar e catering, allo scopo di organizzare l’attività post Covid-19 in vista della riapertura. Gli appuntamenti sono tre, tutti in videoconferenza: l’8, il 15 e il 22 giugno, rispettivamente dedicati all’evoluzione della ristorazione post Covid-19, ai metodi per gestire la reputazione e al mondo social, al turismo che cambia.

“La nostra priorità è quella di salvaguardare le tante piccole imprese del territorio – sottolinea il presidente della Comunità montana della Valchiavenna Davide Trussoni – che hanno dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria e con le conseguenze della prolungata chiusura. La fase tre che stiamo progettando le vedrà ancora protagoniste”.

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