Confartigianato. Detrazioni fiscali per il settore delle costruzioni, “Opportunità per riconvertire”

SONDRIO – Dal 4 maggio sono riprese tutte le attività imprenditoriali legate al settore delle costruzioni e del sistema Casa. Con il cosiddetto “Decreto Rilancio”, tra le altre cose, sono stati rafforzati gli incentivi pubblici per gli interventi di riqualificazione edilizia, introducendo un aumento della detrazione per le spese sostenute tra la seconda metà del 2020 e nel 2021. Mobilitando risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026.

“Le detrazioni fiscali in esame – afferma Gionni Gritti, presidente provinciale di Confartigianato imprese Sondrio – interessano, in Valtellina e Valchiavenna, 3834 imprese del sistema della casa – di cui 1935 nelle costruzioni, 681 nelle attività immobiliari e 864 studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 9089 addetti. Per non parlare del patrimonio edilizio della provincia di Sondrio che su 67654 edifici complessivi, solamente il 9.1% edificati dopo il 2000. Il 39,4% delle costruzioni, risalgono a prima del 1960. In un territorio a vocazione turistica come il nostro, dobbiamo cogliere questa opportunità per riconvertire il nostro patrimonio in un’ottica di attrattività più orientata al turismo green di lungo periodo.”

Una recente analisi di Confartigianato ha stimato le perdite di ricavi delle micro e piccole imprese delle costruzioni durante l’emergenza Covid-19 . A livello nazionale il calo è stato complessivamente pari al 62,5% nel bimestre marzo-aprile con una perdita di ricavi per 13 miliardi di euro. Per ciascuna impresa del settore si tratta di una perdita di 26 mila euro di ricavi in soli due mesi, pari all’11,1% del fatturato annuo.

Prima di rilevare l’effettiva efficacia di tali agevolazioni – aggiunge Paolo Panizza, presidente provinciale di Anaepa-Confartigianato edilizia – occorre attendere i criteri applicativi dei bonus edilizi. L’eccessivo allungamento dei tempi di applicazione è stata al centro delle prime valutazioni di Confartigianato. Le incertezze circa l’ambito di applicazione della norma e talune procedure burocratiche (visto di conformità e asseverazione) rischiano di minare l’operatività di tali disposizioni e rappresentano un freno per i nuovi lavori. Da ultimo ma non meno importante vi è il timore che la paventata conversione delle detrazioni in crediti d’imposta (liberamente cedibili) possano mettere in difficoltà le micro e piccole imprese.”