Luca Maraffio. Da 27 anni in sedia a rotelle: “Al Morelli unità spinale di prim’ordine”

VILLA DI CHIAVENNA – L’ospedale Morelli di Sondalo, da diverso tempo, è oggetto di dibattito, anche dai toni molto accesi. Uno degli ultimi episodi riguarda la conferenza stampa, tenutasi ieri al nosocomio, con protagonista l’assessore regionale alla montagna, Massimo Sertori. Incontro che ha spinto il comitato “Io sto con il Morelli” a indire una manifestazione a sostegno dell’ospedale. Luca Maraffio, attuale consigliere comunale di Villa di Chiavenna, dopo un brutto incidente sul lavoro, è costretto su una sedia a rotelle e frequenta i reparti del Morelli da 27 anni.

“Sono caduto dal tetto di un capannone ed ho subito una lesione alla colonna vertebrale – racconta Maraffio – il mio punto di appoggio, negli anni, è sempre stato l’ospedale di Sondalo e la sua unità spinale di prim’ordine. Per un paraplegico è molto importante trovare medici che sappiano muoverti nella maniera giusta. Lì, inoltre, ho sempre trovato del personale molto competente, in grado di trattarti veramente come essere umano, non come un semplice numero. Inoltre, a mio parere, l’ospedale Morelli è una struttura dalla logistica invidiabile in tutta Italia”.

Al momento sembrerebbe che le alte specialità, trasferite da Sondalo a Sondrio nel corso dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, non verranno restituite all’Alta Valle. L’Unità Spinale Unipolare non dovrebbe, però, subire alcun contraccolpo negativo.

“Spostare alcune specializzazioni a Sondrio risulterebbe in un disastro – continua Maraffio – Ci sono reparti che devono funzionare di pari passo con l’unità spinale. Diversamente, vorrebbe dire costringere i pazienti a fare avanti e indietro tra i due ospedali, con tutte le difficoltà legate allo spostamento di persone paraplegiche. Durante l’emergenza Covid, non era possibile usufruire delle alte specialità del Morelli. Io, fortunatamente, non ne ho avuto bisogno, ma sono convinto che la situazione abbia creato non poche difficoltà a diverse persone”.

G. M.