Lago. Un decalogo per nuotare in sicurezza, Codacons: “Sorveglianza e cartelli”

MILANO – “Numeri agghiaccianti quelli dei morti per annegamento nel Lago di Como, che sottolineano la pericolosità della balneazione e che riportano all’attenzione comune la necessità del rispetto del decalogo delle 10 regole di sicurezza per il bagnante”. Così il Codacons interviene dopo la morte di due giovani sabato nel Lario, a Riva Bianca di Lierna e al Moregallo.

Il Codacons, per garantire la sicurezza nei mesi estivi, chiede ai sindaci ordinanze urgenti per tutelare i cittadini meno avvezzi alla balneazione.

“Ogni bacino idrico può nascondere un pericolo se sottovalutato – commenta il presidente del Codacons Marco Donzelli – La stagione estiva e la vacanza non sono una scusa per dimenticare le regole di sicurezza. È opportuno nominare un responsabile comunale addetto alla sorveglianza dei punti più pericolosi per i bagnanti e aumentare la cartellonistica richiamante i pericoli, soprattutto nelle zone in cui si sono verificati in precedenza eventi spiacevoli”.

Ecco il decalogo:

1) valutare le capacità natatorie in relazione alle condizioni climatiche (temperature, onde, vento), alle correnti e alle altezze (in caso di tuffo);

2) mai avventurarsi da soli lontano dalla riva;

3) prestare attenzione all’escursione termica all’ingresso in acqua;

4) non entrare in acqua se non in perfette condizioni di salute;

5) attendere tre ore dai pasti;

6) non forzare le proprie prestazioni fisiche;

7) non tuffarsi da mezzi di navigazione sia fermi che in movimento;

8) non avventurarsi in apnee e prestare attenzione all’iperventilazione;

9) non arrampicarsi sulle scogliere;

10) nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti (se vi sono) e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti.