Confindustria. Confermato rallentamento ma meno grave del previsto

SONDRIO – In base ai dati dell’Osservatorio Congiunturale di Confindustria nel primo semestre del 2020, per le province di Lecco e di Sondrio si conferma, in ambito economico, una fase di rallentamento – principalmente imputabile agli effetti determinati dal Coronavirus – ma l’entità della riduzione parrebbe però più contenuta rispetto a quanto esaminato a livello congiunto.

“Già l’inizio dell’anno – sottolinea il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva – aveva visto una situazione internazionale caratterizzata da turbolenze di mercato e tensioni commerciali, alla quale il Covid-19 ha aggiunto criticità”. Le previsioni formulate per il secondo semestre permangono negative, sempre a causa della forte incertezza che sta ancora caratterizzando i mercati, ma è riscontrabile un miglioramento rispetto ai dati del primo semestre.

“Nel quadro di rallentamento rileviamo purtroppo anche giudizi di diminuzione dell’occupazione delle aziende dei nostri territori – commenta il direttore generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori – con oltre una realtà su cinque che indica livelli in contrazione, a fronte di una percentuale più bassa di imprese che segnala un’espansione in questo senso”.

La variazione congiunturale della domanda rispetto allo scorso semestre luglio-dicembre si attesta al -7,7%. Il confronto tendenziale con il corrispondente semestre 2019 rivela invece una diminuzione più marcata, pari al 14,2%. Le aspettative formulate per l’andamento della domanda nella seconda metà dell’anno restano negative, attestandosi in media al -3,2%.

La produzione mostra, come esaminato per il campione complessivo, variazioni di segno ed entità coerenti con quanto registrato per l’indicatore associato alla domanda, diminuendo sia sul fronte tendenziale, sia sul versante congiunturale. Nel dettaglio, il raffronto con il primo semestre dello scorso anno evidenzia un rallentamento del 13,7%, mentre il confronto con il periodo luglio-dicembre 2019 rivela una diminuzione della congiuntura pari all’8,9%. Anche in questo caso, le previsioni riguardanti l’andamento dell’attività per la seconda metà del 2020 risultano negative, indicando una variazione media attesa pari al -2,7%.

In diminuzione anche l’indicatore associato al fatturato in linea, sostanzialmente, a quanto esaminato per la domanda e l’attività produttiva. A livello congiunturale il fatturato evidenzia una diminuzione del 5,9%, disattendendo appieno le previsioni formulate nell’ambito del precedente Osservatorio (+4,2%). Sul versante tendenziale è riscontrabile invece una diminuzione del 12,5% rispetto al corrispondente semestre 2019. Per il secondo semestre 2020 le realtà lecchesi e sondriesi del campione comunicano di attendere un’ulteriore diminuzione, più limitata rispetto a quanto esaminato per la prima parte dell’anno, che si attesta mediamente al 2,6%. Oltre due quinti (41%) del fatturato realizzato dalle imprese di Lecco e Sondrio nel corso dei primi sei mesi del 2020 è legato a clienti esteri, a conferma delle notevoli competenze tecniche e capacità di internazionalizzazione.