Chiavenna. Negativo al Covid-19, per 10 giorni in attesa di una risposta da Ats

CHIAVENNA – Avvertire sintomi influenzali la sera del 7 settembre, chiamare il proprio medico di base e – con difficoltà – inoltrare, il giorno successivo in via precauzionale, ad Ats la richiesta per un tampone rino faringeo, senza ricevere alcuna risposta per diversi giorni. Per poi scoprire, dopo essersi rivolto ad una clinica privata ed aver effettuato il test quasi immediatamente, di risultare negativo.

È questa la vicenda che ha visto come protagonista Fabiano Pavioni, proprietario di un bar nel centro storico di Chiavenna, che ha ricevuto risposta in merito da Ats soltanto nella giornata di oggi, venerdì 18 settembre. “La sera del 7 settembre ero a casa ed ho cominciato ad avvertire i primi sintomi influenzali – spiega – non ho avuto febbre ma per non correre rischi e per tutelare me stesso, i dipendenti ed i clienti ho deciso di restare nel mio domicilio e muovermi per fare un tampone. Il giorno successivo, ho chiamato il mio medico di base che, dopo non poche difficoltà, ha inoltrato la richiesta direttamente ad Ats. Io, ovviamente, sono rimasto a casa e ho atteso un qualche tipo di risposta che, però, ha tardato ad arrivare”.

A questo punto per Pavioni si presentavano due scelte. Continuare ad attendere, con tutte le difficoltà legate all’attività che, anche senza di lui, doveva andare avanti, oppure provare a rivolgersi ad una clinica privata e vedere quanto ci fosse da attendere presso una di queste strutture. “L’11 settembre scorso mi sono rivolto ad una clinica privata per effettuare un tampone che mi è stato fatto il giorno stesso – continua Pavioni – l’esito negativo del tampone è arrivato cinque giorni dopo, il 16 settembre. Ma la cosa strana è che, nel mentre, io non abbia ricevuto, per diverso tempo, risposta da parte di Ats. Una clinica privata è obbligata a comunicare gli esiti dei tamponi solamente se risultanti positivi, e non è il mio caso. Quindi per loro, io potevo essere ancora a casa, incerto sulle mie condizioni di salute e impossibilitato a continuare con la mia vita di tutti i giorni. Io mi sono mosso velocemente perché avevo interesse nel tornare il prima possibile a lavorare”.

G. M.

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