Sondrio. Presidio per il rinnovo del CNL Multiservizi, “Per loro riconoscimento solo a parole”

SONDRIO – Nella giornata di ieri, mercoledì 21 ottobre, di fronte all’ospedale di Sondrio si è svolto il presidio, con flash mob, a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il settore delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi – scaduto da oltre 7 anni – e che in provincia di Sondrio vede circa 400 lavoratori interessati. La manifestazione, organizzata in contemporanea con  quella delle organizzazioni sindacali nazionali, si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti contagio da Covid-19 ed ha visto la partecipazione di circa una dozzina di persone.

“Come luogo abbiamo scelto l’ospedale di Sondrio perché qui è impiegato il più grosso numero di persone che lavorano con quel contratto – spiega la segretaria generale di Filcams-Cgil Sondrio, Marina Pensa – ma anche perché a marzo, quando stava cominciando l’emergenza Covid-19, anche questi lavoratori hanno ricoperto una certa importanza ma per i quali il riconoscimento sembra essere arrivato solamente a parole. Passata l’emergenza, si sono dimenticati dell’accordo con le organizzazioni sindacali di avviare il percorso per il rinnovo del contratto”.

La manifestazione di protesta era stata indetta contro le proposte imprenditoriali avanzate al tavolo di confronto. A partire dalla richiesta di modifica del trattamento economico in caso di malattia, che cancellerebbe il pagamento dei primi 3 giorni e ridurrebbe il periodo di “comporto”. A questo si aggiungono la pretesa datoriale nel cambio di appalto con l’introduzione del concetto di discontinuità che andrebbe a togliere garanzia di occupazione e di salario attualmente esistente e un peggioramento delle condizioni di ingresso per i nuovi assunti.

La categoria interessata, inoltre, presenta diverse particolarità che la rendono una delle più deboli. “Nella maggior parte dei casi – continua Pensa – si tratta di lavoro femminile, che svolgono un part-time involontario e con uno stipendio che non è pesante. Inoltre, quasi tutti vengono assunti tramite appalti e quando questi cambiano c’è sempre un grosso punto di domanda sul futuro. E le garanzie, che dovrebbero essere dei punti fermi, non sempre vengono rispettate”.