Sondrio. Locali chiusi alle 18, esercenti scendono in piazza per protestare

SONDRIO – La chiusura di bar e ristornati alle 18 – allo scopo di tentare di diminuire il numero di contagi da Covid-19 – non è piaciuta ai titolari di pubblici esercenti della provincia di Sondrio che hanno convocato una manifestazione pacifica nel capoluogo per la mattinata di mercoledì 28 ottobre.

Questo quanto emerso in seguito alla riunione d’urgenza convocata oggi nella sede dell’Unione del commercio e del turismo, dove si sono incontrati il presidente dell’Associazione pubblici esercizi Piero Ghisla con il vicepresidente vicario Pierpaolo Ciapponi, una rappresentanza del Gruppo ristoratori e la presidente dell’Associazione mandamentale di Sondrio Manuela Giambelli, coordinati dal direttore Enzo Ceciliani e dal vicedirettore Maurizio Canova.

Totale e decisa la contrarietà espressa nei confronti della chiusura dei pubblici esercizi e dei ristoranti alle 18, tutti i giorni, compresi i festivi. “Non pensavamo – osserva il presidente dei Pubblici Esercizi Piero Ghisla – che sarebbero arrivati a tanto. Con queste ulteriori restrizioni avremo perdite irrimediabili che ci porteranno alla chiusura”. Gli operatori, decisamente infuriati, hanno sollevato numerose criticità nel merito del nuovo provvedimento. “Da maggio abbiamo lavorato per portare le nostre attività a un livello di massimo rispetto delle regole, assumendoci anche delle responsabilità nei confronti dei dipendenti e ora non siamo disposti ad accettare che tutto sia vanificato con una decisione che consideriamo penalizzante e ingiusta”, afferma Ciapponi, pubblico esercente.

Gli operatori all’unisono osservano, dunque, che non esiste connessione tra la frequentazione dei pubblici esercizi e la diffusione dei contagi, come dimostrato da fonti scientifiche, che attribuiscono piuttosto ad altri fattori – mobilità innescata dalla contemporanea apertura delle scuole e mondo del lavoro – la causa della nuova emergenza.

Grandi, quindi, sono la delusione, la rabbia e la disperazione che “sfoceranno – dichiara il presidente Piero Ghisla – in una manifestazione di protesta degli operatori della provincia di Sondrio, organizzata per mercoledì 28 ottobre, a partire dalle ore 11, in piazza Garibaldi, in contemporanea con la mobilitazione nazionale della Federazione italiana pubblici esercizi”.