BORMIO – Nessuna volontà di boicottare le Olimpiadi invernali ma solo il tentativo di ottenere, da parte di Regione Lombardia, risposte chiare e precise in merito al futuro dell’ospedale Morelli.
Questo il contenuto nella risposta che gli amministratori dell’Alta Valtellina hanno inoltrato alle associazione di categoria nella quale i sindaci del mandamento di Bormio rivendicano la propria decisione di interrompere le interlocuzioni con Milano.
“Dopo diversi incontri con i vertici di Regione Lombardia – sottolineano i sei amministratori dell’Alta Valtellina – in cui erano stati promessi atti formali, mai pervenuti, inerenti il ripristino delle funzioni strategiche e del dipartimento di emergenza/urgenza dell’ospedale Morelli di Sondalo, abbiamo deciso di interrompere le interlocuzioni con Regione Lombardia, decisione presa con non poca sofferenza, per rivendicare attenzione e risposte ufficiali su una tematica quanto mai fondamentale e strategica per i cittadini e turisti che vivono la nostra realtà”.
La mancata partecipazione ad una riunione relativa ai giochi invernali del 2026, quindi, non “Era – come sottolineano – e non doveva essere letta come un’azione di ‘boicottaggio’ alla realizzazione delle olimpiadi, ma come un monito per addivenire ad una risposta chiara ed inequivocabile da parte della Regione sulle sorti dell’ospedale Morelli”.
“Da rappresentanti delle Istituzioni locali – concludono dall’Alta Valle – continueremo ad agire per la salvaguardia del nostro ospedale e, al contempo, a dedicarci a tutti gli altri temi di interesse strategico per il nostro territorio e per i nostri cittadini”.
M. B.