Capodanno. In provincia di Sondrio per il cenone spesa in calo del 30%

SONDRIO – In provincia di Sondrio per il cenone di fine anno si è registrato un calo di spesa superiore al 30% rispetto allo scorso 31 dicembre, a causa principalmente della chiusura di ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi per l’emergenza Covid ma anche delle ridotte disponibilità delle famiglie colpite dalla crisi economica legata alla pandemia.

“In Valtellina e Valchiavenna – sottolinea Coldiretti Sondrio – oltre il 90% dei cittadini ha deciso di consumare il cenone nelle proprie case, per una media complessiva a tavola di meno di 4 persone”. Per compensare l’assenza delle grandi tavolate del passato, ci si è dedicati soprattutto alla cucina: nel 90% dei casi il cenone è stato cucinato in casa, a fronte di un 10% in forma di asporto o consegna a domicilio.

In provincia di Sondrio più di un cittadino su cinque (22%) è andato a dormire prima della mezzanotte senza preoccuparsi dei tradizionali botti, mentre il 60% ha aspettato almeno il rintocco delle lancette e un 18% non ha rinunciato, invece, a restare alzato fino a tarda notte.

I “saldi”, intanto, sono partiti solo per gli acquisti dei prodotti tipici delle feste di Natale e Capodanno, offerti con sconti fino al 70%, dai cotechini ai pandori, dai panettoni ai torroni fino alla frutta secca.