Valchiavenna. Multa e chiusura: nei guai 4 bar che non hanno rispettato i divieti

CHIAVENNA – Sono quattro i bar che, nei giorni scorsi, sono stati sanzionati e chiusi per alcuni giorni in Valchiavenna per non aver rispettato le norme di contenimento del Covid-19 contenute nell’ultimo DPCM.

Per i locali, oltre alla multa da 400 euro, è scattata la chiusura da 3 a 5 giorni: le regole della “zona arancione/rossa” dei giorni passati consentivano esclusivamente la vendita da asporto o la consegna a domicilio dei prodotti di ristorazione o da bar.

Il primo intervento è avvenuto nel pomeriggio del 4 gennaio dove in un bar sono state sanzionate, oltre ad una dipendente, i 5 avventori che si trovavano all’interno intenti a consumare bevande creando assembramento.

Scena analoga ma epilogo diverso il giorno dopo per un altro bar situato in zona montana raggiungibile, viste le condizioni, solo con ciaspole e sci. Ed è stato proprio grazie alla neve che gli avventori presenti, alla vista dei carabinieri, si sono potuti allontanare mentre i militari procedevano a sanzionare il titolare del locale.

Nella stessa giornata, i Carabinieri hanno notato un avventore che stava consumando del cibo all’esterno di un esercizio commerciale in uno dei tavoli messi a disposizione della clientela dal titolare, pratica però non consentita. Il tentativo di aggiramento delle norme è stato contestato sia all’avventore che al titolare del bar, entrambi sanzionati.

Infine, durante un controllo degli esercizi commerciali aperti durante un giorno “rosso”, i Carabinieri di pattuglia, al passaggio davanti ad un bar con le serrande semi abbassate, hanno notato una persona intenta a bere al bancone e che, alla loro vista ha cercato di nascondersi, pensando di non essere stato visto.

I militari, che invece avevano visto chiaramente l’avventore, sono entrati nel bar il cui proprietario ha inizialmente tentato di negare la presenza del cliente, nel frattempo “rifugiatosi” in un’altra stanza del locale. Di fronte alle insistenze dei Carabinieri, il gestore ha ammesso che effettivamente una persona stava consumando un calice di vino e di conseguenza è scattata la contravvenzione per proprietario e avventore.