Chiavenna. Cibo “buono, pulito e giusto” con l’alleanza tra Slow Food e alberghiera

CHIAVENNA – La Condotta Slow Food della Mera e l’Istituto professionale Crotto Caurga di Chiavenna hanno stretto un’alleanza – primo accordo di questo tipo in Italia – per promuovere, direttamente nelle aule e nei ristoranti, l’utilizzo del cibo “buono, pulito e giusto”.

Il coinvolgimento dell’istituzione scolastica nella rete del progetto comporta l’adesione ad alcune attività. È previsto il ruolo di un cuoco della rete dell’Alleanza Slow Food come testimone privilegiato, in aula oppure nel ristorante, che racconti il valore della sua esperienza, anche attraverso la dimostrazione di tecniche di cucina e di trasformazione dei prodotti.

A questo percorso si affiancano la conoscenza e valorizzazione delle produzioni del territorio con i laboratori del gusto relativi ad alcune produzioni come ad esempio i presìdi e i laboratori di educazione sensoriale per una maggiore consapevolezza delle qualità organolettiche e delle proprietà nutrizionali degli alimenti. Senza dimenticare le visite d’istruzione a produttori dei presìdi Slow Food o dell’Arca del Gusto locali e le visite ai Mercati della Terra.

Queste azioni saranno la base per la promozione di percorsi di alternanza scuola/lavoro e stage nei ristoranti dei cuochi dell’Alleanza, eventi sul territorio organizzati in collaborazione con la rete associativa e cene tematiche all’istituto stesso.

“I progetti dedicati alla conoscenza del territorio sono da tempo al centro della nostra azione – sottolinea il dirigente del Crotto Caurga Massimo Minnai – ad esempio con i percorsi dell’Ifts e le conviviali basate sul coinvolgimento delle aziende locali”.

Parte quindi dalla Valchiavenna, realtà che grazie alla Condotta della Mera e alla riqualificazione del presidio Slow Food del Violino di capra ha accolto negli ultimi due anni numerose iniziative di Slow Food, un progetto unico in Italia. “Questa partnership è motivo di soddisfazione e auspichiamo di potere riproporre l’esempio virtuoso del Caurga in altre scuole e città”, sottolinea Slow Food.