Gravedona. Covid, all’ospedale la solidarietà dai bimbi e la ‘parata’ dai pompieri

GRAVEDONA ED UNITI – Durante la prima ondata di Covid-19 il presidio ospedaliero Moriggia-Pelascini di Gravedona ha allestito nell’area di riabilitazione Parkinson un vero e proprio centro per far fronte alla pandemia.

La terapia intensiva ha visto l’occupazione di quasi tutti i 12 posti letto ai pazienti affetti dal virus.

Un super lavoro dunque per gli operatori sanitari che si sono organizzati con un pronto soccorso dedicato ai pazienti affetti dal Covid e hanno continuato con le normali attività ospedaliere.

Un impegno enorme quello del personale sanitario durante quel periodo, i pazienti giungevano dall’Alto Lario, dalla Valtellina e dalla Valchiavenna e in certi casi da altri ospedali in affanno.

Il territorio ha risposto attivamente ai bisogni della struttura, privati e istituzioni, attraverso una raccolta fondi che ha garantito le forniture di dispositivi di protezione individuale, per garantire una tutela agli operatori. Un gruppo di ristoratori si è unito e ha portato i pasti al personale, impossibilitato ad utilizzare la mensa.

Vigili del Fuoco di Dongo hanno manifestato la loro vicinanza con una ‘parata’ di mezzi e fatto il giro della struttura. Nell’ondata autunnale, il secondo piano, con circa 70 posti letto, è stato adibito al ricovero dei pazienti coovid-19, come la terapia intensiva, ha messo a disposizione una parte di posti letto, il tutto continuando a garantire le normali funzioni di ospedale.

Uno speciale ringraziamento per il grande impegno è giunto a tutti gli operatori, non da un ente pubblico, bensì da cuori semplici e puri degli alunni della classe quarta della scuola primaria di Verceia, attraverso una letterina indirizzata a tutti gli operatori sanitari che erano in prima linea a combattere contro il Covid: Abbiamo saputo dalla TV e da internet che ci sono delle persone che vi trattano male e vi insultano perché pensano che il Covid non esiste, e che andate per le strade con le ambulanze vuote per spaventare la gente. Queste notizie ci hanno fatto arrabbiare e rattristare, abbiamo voluto farvi sapere che noi tifiamo per voi e siamo orgogliosi del vostro lavoro”.

> “Lettera per dottori infermieri soccorritori”

Hanno scritto un filastrocca dedicata a loro: “Anche se il covid vi fa stare male voi continuate a lottare. Questa malattia continua a dilagare, ci vuol qualcuno che la possa debellare ….quel qualcuno siete voi e siete i nostri eroi”.

G. B.