Caccia. Saturnismo, gli ambientalisti chiedono di vietare le munizioni al piombo

SONDRIO – Le associazioni ambientaliste e animaliste presenti in provincia di Sondrio hanno richiesto che, per la stagione venatoria 2021, vengano vietate le munizioni di piombo, in favore di quelle di rame o di acciaio. Le munizioni al piombo, infatti, provocano – soprattutto nell’avifauna acquatica, più soggetta all’ingestione dei “pallini” – il saturnismo.

“È stato dimostrato – ricordano gli attivisti di LEIDAA Sondrio, Legambiente Valchiavenna, ORMA Morbegno e WWF Valtellina Valchiavenna – che sono sufficienti 4-10 pallini di piombo per provocare il progressivo deperimento e la morte di cigni reali e oche in 36-72 giorni”. Le concentrazioni di munizioni al piombo presenti al suolo, poi, tenderebbero ad essere maggiormente elevate in prossimità degli appostamenti fissi e dei capanni in cui si pratica la cosiddetta caccia di “minor tutela”, sei dei quali sono presenti nella Zona Speciale di Conservazione della Piana di Chiavenna.

A poter contrarre il saturnismo sono, anche, gli uccelli rapaci o da preda – come il Gipeto o l’Aquila – che ingeriscono inavvertitamente i proiettili di piombo cibandosi delle carcasse degli ungulati abbattuti dai cacciatori.

Per questo motivo dal 2007 l’amministrazione della Provincia di Sondrio e il Parco dello Stelvio hanno dato il via ad una lunga sperimentazione per verificare l’efficacia di munizioni no-lead, cioè con proiettili di rame, acciaio, tungsteno. “Centinaia di cacciatori – concludono gli attivisti – nell’attuazione del Piano di Controllo del Parco, così come nella Zona Speciale di Dazio ed infine i selettori impegnati nel contenimento del cinghiale usano da anni munizioni, per lo più, di rame senza che si siano verificati particolari problemi negli abbattimenti”.

LEGGI ANCHE:

Saturnismo. Un’altra aquila reale vittima dei proiettili in piombo