Novate. Il Comitato: “La frana è un monito, puntiamo su sviluppo ecocompatibile”

NOVATE MEZZOLA – L’evento franoso verificatosi a Novate Mezzola lo scorso 22 gennaio ha riacceso i riflettori sulle problematiche inerenti alla fragilità del suolo nel comune valchiavennasco.

Quello che è successo – sottolineano gli attivisti del Comitato Salute Ambiente Valli e Lago, fin da subito attendo alle problematiche ambientali legate al territorio di Novate Mezzola – dovrebbe servire da monito agli Organi Superiori, perché recepiscano le istanze dell’amministrazione comunale, del Comitato e delle varie associazioni che hanno più volte sottolineato la pericolosità dei progetti ripetutamente presentati dai cavatori, che vorrebbero ulteriormente sventrare aree già interessate da frane attive, come eredità di un passato di sfruttamento scriteriato”.

La preoccupazione riguarda, soprattutto, la richiesta, avanzata da Novate Mineraria – e osteggiata dall’intero consiglio comunale e da numerose associazioni del territorio – di avviare un nuovo sito estrattivo in località di Foppa Ganda Grossa.

“Come abbiamo più volte ribadito – concludono gli attivisti – Novate con la sua ampiezza e varietà di territorio, dal lago alle alte cime, si presterebbe a tutt’altro tipo di sviluppo. Uno sviluppo turistico ecocompatibile che potenzialmente potrebbe creare molti più posti di lavoro e andrebbe nell’ottica della valorizzazione dei nostri siti naturali, della biodiversità, dell’accoglienza diffusa, creando finalmente armonia tra l’uomo e l’ambiente”.

M. B. 

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