Lettera. “Sottopasso di Colorina: 20 metri diventano 2 km con la scusa delle Olimpiadi”

COLORINA – Apprendo dall’albo pretorio che il Comune di Colorina ha deciso con altri enti pubblici, senza prima rendere partecipi i cittadini residenti, di chiudere il passaggio a livello ad est senza tuttavia avere spazio presso il medesimo per un’opera sostituiva, per cui la vuole edificare accanto al secondo passaggio a livello ad ovest che resta aperto.

Questa scelta è illogica nonché uno spreco di denaro pubblico perché c’è già con il passaggio a livello ovest la possibilità, non solo per i conducenti di veicoli a motore ma anche per i pedoni e ciclisti, di attraversare la strada statale 38.

Si obietterà che serve un attraversamento sicuro per i pedoni e ciclisti, però lasciando aperto il passaggio a livello ovest si contraria proprio la ragione posta in essere per chiudere quello ad est. Sicché, se a premere è la sicurezza dei pedoni e ciclisti, vanno chiusi entrambi i passaggi a livello.

Se invece la ragione è quella di agevolare il transito dei treni, vanno altrettanto chiusi entrambi i passaggi a livello.

Una cosa è certa, un comune non può seriamente chiudere un passaggio a livello, costringendo poi ogni giorno un centinaio di cittadini residenti di ogni età a dovere percorrere 2 km per attraversare la strada statale 38 quando attualmente per raggiungere lo stesso scopo hanno da superare una distanza di nemmeno 20 metri. Lo stesso discorso vale anche per gli agricoltori con i loro mezzi pesanti che vanno a lavorare i loro terreni, dovendo poi, con la soluzione del sottopasso prospettata dal Comune, usando la strada statale 38, ostacolare il traffico più di prima.

E infatti le opere sostitutive si fanno laddove viene chiuso un passaggio a livello proprio per evitare quanto anzidetto a scapito dei cittadini residenti e di chi lavora sul territorio, mentre per la loro sicurezza qui a Colorina basterebbe installare un autovelox lungo la strada statale 38, comunque al più tardi dopo 36 incidenti e 80 feriti dal 2011 al 2019 sul detto tratto stradale dal km 23 al km 25.

Va qui anche detto che da questi 36 incidenti non sono stati interessati pedoni o ciclisti che attraversavano la strada statale 38 a Colorina, di conseguenza si resta perplessi quando si legge che degli incidenti inesistenti sono la ragione principale per il sottopasso che pertanto dovrebbe costare un milione di euro.

Nondimeno chiunque può constatare che la strada statale 38 a Colorina, a qualsiasi ora ma soprattutto dalle 20 alle 6 del mattino, è una specie di autostrada con velocità folli anche superanti i 150 km orari, questo per spiegare la reale premura del Comune di Colorina e di altri enti pubblici a porre al sicuro i cittadini residenti tra cui non pochi bambini.

Ricapitolando possiamo quindi dire che un milione di euro non va speso a Colorina per nulla migliorare ma tanto peggiorare rispetto all’attualità, ancora meno se l’ubicazione dell’opera sostitutiva va inoltre a pregiudicare pesantemente un esercizio pubblico senza ragione dal momento che ci sono spazi lungo la strada statale 38 che non richiedono un simile sacrificio, peraltro da indennizzare e quindi ancora una volta una scelta a danno dei contribuenti, per cui non resta che spenderlo per un sottopassaggio carrabile posto tra i due passaggi a livello da poi chiudere entrambi o altrimenti restituirlo all’erogatore con il consiglio di applicarsi in questo senso anche in altre località della Valtellina.

Dalla stampa locale ho appreso che sono una quarantina i passaggi a livello da chiudere tra Colico e Tirano, e dico subito che è una follia perché implica migliaia di cittadini residenti a compiere come nel caso di Colorina ogni giorno percorsi più lunghi per attraversare sia i binari che la strada statale 38 adiacente per, stando ai comunicati stampa ripetuti da alcuni anni con sempre le stesse parole (che pertanto lasciano presagire una propaganda premeditata e concordata), agevolare poche gare olimpioniche nel 2026 a Livigno e a Bormio.

Non vedo come poche gare olimpioniche possano migliorare la vita dei valtellinesi, soprattutto quando, come stragrande maggioranza della popolazione, non vivono nelle zone di montagna a cui sono destinati notevoli fondi pubblici per svolgerle nel giro di pochi giorni mentre per loro a fondo valle non ci sono nemmeno treni funzionanti. I sindaci, poi, sono stati eletti non per ridurre le spese di esercizio di poche imprese turistiche, peraltro nemmeno nel loro territorio, ma per agevolare la vita dei cittadini residenti a cui fanno capo e a cui ogni giorno ripetono che pertanto non ci sono fondi sufficienti.

Cordialmente
Mauro Di Nardo