Dipendenze. Con la pandemia i casi aumentano, soprattutto tra i giovani

SONDRIO – La pandemia ha acutizzato, in tutta la Lombardia e in provincia di Sondrio, le dipendenze patologiche, soprattutto tra i giovani.

Questo il dato emerso nella riunione svoltasi nella giornata di ieri del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Presenti, oltre alla consigliera regionale Simona Pedrazzi – che ha presentato la recente legge regionale – anche i vertici delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti dell’Agenzia di Tutela della Salute e dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Sondrio, il sindaco del Comune di Sondrio unitamente al comandante della Polizia Locale del Comune, il comandante della Polizia Provinciale di Sondrio e i rappresentanti dei 5 Uffici di Piano della provincia.

Le situazioni patologiche solitamente riguardano dipendenze relative a sostanze stupefacenti, ma vanno riferite anche al gioco d’azzardo e all’uso compulsivo delle reti e del mondo dei social.

Il sistema immaginato dalla legge pone in capo ad ATS sia il compito di coordinare la rete locale, e ciò chiama in prima linea l’attività dei 5 Uffici di Piano dislocati nella nostra provincia, sia quello di attuare con ASST i nuovi servizi di cura previsti dalla legge.

I rappresentanti dei Servizi di Piano, cui sono demandati gli interventi di tipo sociale, hanno ritenuto fondamentale evidenziare che le problematiche vadano affrontate avendo presente le specificità territoriali ed inoltre, in tema di prevenzione, hanno sottolineato la necessità che essa intervenga precocemente senza aspettare l’intervento della sanzione.

Dai vari interventi il consigliere Pedrazzi ha individuato tre tipi di problemi: la necessità di implementare e diffondere i dati a disposizione, il vuoto che si crea dopo che le Forze dell’Ordine consegnano i minori alla famiglia a seguito del verificarsi di episodi legati alla dipendenza e la difficoltà di intercettare i minori ai primi esordi delle dipendenze.