Piano vaccini. 140mila persone in meno di tre mesi: ecco i sei ambulatori

SONDRIO – L’impegno del sistema sanitario provinciale per le vaccinazioni anti Covid-19 si divide su più fronti per gestire il presente e programmare il futuro. In questi giorni prosegue la somministrazione del vaccino Pfeizer, prima e seconda dose, agli ultraottantenni, nel mentre Asst Valtellina e Alto Lario e Ats Montagna, in collaborazione con la Provincia e i Comuni e il coinvolgimento della Protezione civile, stanno stringendo i tempi per terminare l’allestimento dei centri individuati per ospitare la campagna vaccinale massiva.

Non c’è ancora una data precisa per la partenza, poiché si attende la piena disponibilità dei vaccini necessari, ci si augura nel prossimo mese di aprile, ma quel che è certo è che tutto sarà pronto in largo anticipo per non perdere nemmeno un giorno non appena verrà dato il via alla campagna.

L’obiettivo dichiarato è di vaccinare in meno di tre mesi circa 140mila persone – tutti i residenti in provincia di Sondrio e nell’Alto lago comasco, tranne gli under 18 e quelli che hanno già ricevuto il vaccino – dunque per la fine di giugno. Si procederà al ritmo di 2200-2500 vaccinazioni al giorno. I centri vaccinali per la campagna massiva saranno operativi tutti i giorni, domenica e festivi compresi, mattino e pomeriggio, per otto ore al giorno.

I sei punti vaccinali, cinque in provincia di Sondrio e uno in provincia di Como, sono stati così localizzati: a Chiavenna presso il palestrone di viale Maloggia; a Morbegno nel Polo Fieristico; a Sondrio nella palestra dell’istituto tecnico “De Simoni-Quadrio”, nel campus scolastico, e nell’auditorium del Policampus; a Villa di Tirano nel Polifunzionale; a Sondalo nel sesto padiglione dell’ospedale Morelli; a Gravedona presso l’ospedale Moriggia Pelascini. Alcuni di questi centri vengono già utilizzati quali ambulatori per le vaccinazioni e sono allestiti, mentre i nuovi spazi, le palestre di Sondrio e Chiavenna e il Polo Fieristico di Morbegno, devono essere adeguatamente attrezzati con la necessaria strumentazione.

Contemporaneamente, si procede con l’organizzazione del personale: oltre ai dipendenti di Asst e Ats verranno reclutati anche medici di base, i sanitari volontari che hanno aderito al bando di Ats e i medici che hanno risposto al bando nazionale.