Samolaco. Azienda sequestrata, trattava rifiuti speciali senza permesso

SAMOLACO – Le indagini dei Carabinieri Forestali guidati dal colonnello Andrea Turco – nei confronti di una ditta di lavorazione di inerti di Samolaco gestita da due coniugi e dal figlio – hanno portato alla contestazione dei reati di furto aggravato, occupazione abusiva di suoli, danneggiamento e deturpamento bellezze naturali, abuso edilizio ed ambientale nonché gestione illecita di rifiuti.

Il G.I.P. del tribunale di Sondrio, concordando con le risultanze investigative dei militari, ha disposto il sequestro dell’impianto. I Carabinieri Forestali di Chiavenna, coadiuvati dai colleghi di altre Stazioni Forestali della Bassa Valle, hanno eseguito il provvedimento di sequestro mettendo i sigilli all’impianto.

Nel corso delle operazioni i militari hanno verificato che la ditta si era di molto “allargata” rispetto alle autorizzazioni, occupando un’area quasi doppia rispetto a quella prevista. Hanno avuto modo inoltre di constatare che all’interno della ditta, che non aveva alcuna autorizzazione al trattamento di rifiuti speciali, erano presenti cumuli di materiale ferroso e rifiuti derivanti da lavorazioni edili.

I militari, visti i rinvenimenti, hanno fatto intervenire l’Agenzia per la Protezione Ambientale – Dipartimento di Sondrio – per il campionamento del materiale al fine di verificare la pericolosità dei rifiuti.