Chiavenna. Nuovo asilo nido, la minoranza: “Meglio aumentare la ricettività”

CHIAVENNA – Prosegue la discussione in merito al progetto per di un nuovo asilo nido a Chiavenna.

“I costi indicati in Consiglio comunale – sottolineano dal gruppo di minoranza ‘Ho a cuore Chiavenna’ – ammontavano a poco più di un milione e 500mila euro, mentre nel progetto di fattibilità tecnica ed economica deliberato dalla Giunta ed inviato al Ministero degli Interni per partecipare all’Avviso pubblico sono lievitati a 2 milioni e 55omila euro, non completamente coperti dal finanziamento del bando”.

Lo studio di fattibilità presentato dai progettisti, oggetto di incarico diretto, prospetta una ricettività di 28 bambini, corrispondente all’utenza attuale in condizioni pre-Covid. “Riteniamo – sottolineano dai banchi dell’opposizione – che una spesa così rilevante debba invece garantire un incremento significativo dell’offerta, corrispondendo al Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato in Europa il 30 aprile scorso, in cui si stabilisce come obiettivo l’offerta minima al 33% per i servizi per la prima infanzia entro il 2026. Solo così anche il nostro nido potrà essere ancora di più un’efficace misura di supporto alla natalità e favorire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa dei genitori”.

Secondo il gruppo di minoranza sarebbe opportuno valutare quindi l’ipotesi di un ulteriore ampliamento della struttura rispetto all’attuale, nei limiti del possibile – sacrificando una parte del parcheggio e/o unendosi alla struttura della scuola dell’infanzia – oppure considerare l’individuazione di un’altra sede, con il vantaggio di poter aumentare lo spazio esterno.

Condivisi con l’amministrazione del sindaco Luca Della Bitta, invece, gli aspetti tecnici di efficientamento energetico, la scelta di materiali naturali e “sani”, la struttura su unico livello a piano terra per favorire l’accesso ai bambini, mentre sarebbe da approfondire la ripartizione degli spazi in funzione anche delle possibili aperture.

“È nostro parere – concludono – che la cifra in questione avrebbe giustificato un concorso di idee attraverso la valutazione di proposte alternative, considerando per altro che sono previste spese tecniche per 330mila euro”.

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