Pozze Briotti. A Ponte in Valtellina il recupero degli antichi abbeveratoi

PONTE IN VALTELLINA – Le Pozze Briotti, in località Dosso del Grillo nel territorio comunale di Ponte in Valtellina, sono state ripristinate per iniziativa del Parco delle Orobie Valtellinesi che ha ottenuto la disponibilità dei proprietari privati delle aree e i finanziamenti del Piano di sviluppo rurale per la Lombardia dell’Unione Europea.

L’intervento di recupero ambientale, che ha richiesto un investimento di 100mila euro, ha permesso di riqualificare lo stagno esistente e di valorizzare la biodiversità dell’area, attraverso le opere di bonifica e di ripristino. Ora si può passeggiare tutto attorno allo stagno e attraversarlo percorrendo un ponticello in legno con l’insegna del nome: Làach dè Famlong.

“La pozza di abbeverata – spiega il presidente Doriano Codega – alimentata in maniera naturale dall’acqua piovana, è al servizio della fauna locale, degli anfibi, dei rettili e anche degli ungulati che la sera la raggiungono. Grazie al finanziamento della Regione Lombardia abbiamo realizzato un importante intervento molto apprezzato da chi frequenta la zona e che durante l’estate potrà essere scoperto dai turisti”.

Per arrivare alle Pozze Briotti si sale da Ponte in Valtellina verso Sazzo fino alla località Dosso del Grillo, dove si può lasciare l’auto nel parcheggio: il sentiero per raggiungerlo parte poco sotto, dalla strada principale, dove è stato posizionato un cartello informativo. Questo è l’unico accesso consentito: si imbocca il sentiero che scende verso la frazione Famlonga e lo si percorre fino alla prima diramazione, sulla destra.

Il cartello informativo elenca le regole di comportamento e invita ad evitare le attività inappropriate e dannose, quali la balneazione, poco igienica e pericolosa, il rilascio di pesci, tartarughe o altri animali non autoctoni. È il Parco delle Orobie Valtellinesi a svolgere attività di monitoraggio della fauna e della vegetazione dello stagno ma è fondamentale il contributo dei visitatori.