Chiavenna. Parlano i ragazzi del progetto “On The Road”

CHIAVENNA – Sono sette – tra i 16 e i 20 anni – i ragazzi della Valchiavenna che hanno deciso di aderire al progettoOn The Road” che li vedrà affiancare, ancora per i prossimi due fine settimana, gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del pronto intervento.

“Ho 16 anni e ho deciso di partecipare a questo progetto perché mi permetterà di essere più consapevole dei rischi e dei pericoli a cui la nostra generazione può andare incontro. C’è bisogno di essere più consapevoli del mondo che ci circonda e di quello che può avvenire: ‘On The Road’ mi insegnerà a gestire casi di emergenza e a capire le conseguenze di gesti e azioni che si vivono spesso nella quotidianità, tra noi ragazzi” spiega Vittoria motivando la sua decisione di aderire all’iniziativa.

Francesca ha 20 anni ed è di Chiavenna: “Sto partecipando ai concorsi per l’ammissione dell’Accademia della Guardia di Finanza e dei Carabinieri: ‘On The Road’ sarà quindi un’esperienza formativa per me, perché credo che il modo migliore per fare capire fino in fondo a noi ragazzi l’importanza della sicurezza, della legalità, del soccorso e della prevenzione sia quello di
far vivere ai giovani delle esperienze concrete con tutti questi elementi che interagiscono tra loro”.

Grande interesse e passione tra i giovani coinvolti che pensano anche al loro futuro: “Sono una studentessa del Liceo di Scienze Umane e questo progetto è un’opportunità unica per vivere un’esperienza nel mondo della legalità, per rafforzare dei valori e vivere momenti concreti di vita, soprattutto nell’ambito del primo soccorso. È un progetto che mi dà delle indicazioni per il mio futuro, per capire cosa voglio essere e come voglio esserlo” spiega Elisa, quasi 18enne di Chiavenna.

Sulla stessa linea Chiara, 17enne: “Il mio futuro? Vorrei diventare un avvocato e ho deciso di partecipare a questo progetto perché mi permetterà di entrare in maniera attiva nel mondo delle istituzioni. Sarà un’esperienza che aiuta a crescere e comprendere in maniera più profonda il lavoro delle forze dell’ordine e gli operatori del Pronto Soccorso. Un’esperienza che mi aiuterà a diventare un buon cittadino”.

E l’obiettivo del progetto è proprio questo: i “ragazzi on the road” al termine delle esperienze di questi anni si sono dichiarati infatti “cambiati” e “maturati” dopo aver affiancato Polizia Locale, Forze dell’Ordine e di Pronto intervento del Numero Unico d’Emergenza 112, alcuni di questi giovani #ragazziontheroad sono diventati carabiniere, agente di polizia, medico, soccorritore e c’è chi, a distanza di anni, continua ad impegnarsi nello staff dell’associazione.