GIULINO DI MEZZEGRA – Cecco Bellosi è indagato dalla procura di Como per danneggiamenti alla lapide del dittatore fascista Benito Mussolini, due giorni fa la perquisizione del domicilio e il sequestro del telefono cellulare.
“Nego nella maniera più assoluta di aver danneggiato la lapide. Rivendico invece di avere tolto i fiori che erano stati posti da una squadra di fascisti quella notte” commenta Bellosi, da oltre trent’anni lavora come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano, che si occupa di tossicodipendenti, persone con problemi di sofferenza psichica, detenuti, minori in difficoltà, malati di Aids.
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