Perché la cucina a bassa temperatura è considerata una delle migliori

La cucina a bassa temperatura è un metodo di cottura che sta guadagnando il favore e il consenso di molti chef e appassionati di gastronomia. La ragione è presto detta, si tratta di una tipologia di cottura degli alimenti in grado di preservare le caratteristiche naturali del prodotto, nel pieno rispetto della materia prima, dei suoi sapori e dei suoi nutrienti.

Si potrebbero spendere molte parole sulla cottura a bassa temperatura. In tanti hanno steso libri, fornito ricette, segreti ed elargito consigli su come praticarla al meglio anche tra le mura domestiche.

L’idea è così interessante che molte aziende, come ad esempio Sceffy, hanno deciso di adottarla per fornire piatti già pronti ai clienti che desiderano piatti particolari e genuine, ma non hanno il tempo di dedicarsi a lunghe preparazioni.

Resta comunque ferma la questione sul perché la cucina a bassa temperatura sia considerata una delle migliori. Scopriamo insieme.

Cos’è la cucina a bassa temperatura

I cibi cotti a bassa temperatura vengono sottoposti a una cottura molto lenta, a una temperatura costante, che può andare dai 72 ai 98 gradi. In questo modo la texture degli alimenti, il sapore e gli aromi vengono preservati quasi del tutto. La cottura a bassa temperatura, infatti, permette al cibo di mantenere la sua umidità e conferire agli alimenti una consistenza estremamente tenera e succosa.

Va da sé che, con materie prime quali tagli di carne pregiata, pesce o anche verdure la cottura a bassa temperatura si candidi come la migliore per servire piatti cotti in completa sicurezza, gustosi e anche sani.

Aspetto essenziale per la buona riuscita di un processo di cottura a bassa temperatura è il monitoraggio costante del punto di cottura. Per effettuarlo serve impiegare necessariamente un termometro a sonda, che rilevi la temperatura durante tutto il periodo di cottura, così da garantire uniformità e precisione.

Perché in tanti la preferiscono

Il settore della cucina, si sa, è in continua evoluzione: chef, maestri, cuochi, sono tutti al lavoro per cercare sempre abbinamenti, sapori, formule, ricette, tecniche e metodi di cottura utili a ottenere risultati di altissimo livello e in grado di preservare la materia prima.

Il fatto che la cottura a bassa temperatura stia incontrando così tanto consenso, dunque, non deve stupire.

Un alimento cotto a bassa temperatura mantiene la sua consistenza naturale, restando succoso e morbido, senza però disfarsi. In tal senso si rivela ideale per il pesce.

Allo stesso tempo, proprio per le temperature inferiori rispetto a quelle impiegare con altri strumenti, è in grado di mantenere anche i nutrienti e la brillantezza dei colori della verdura, preservando la loro croccantezza e donando la possibilità a chiunque abbia modo di assaggiare un alimento preparato in questo modo, di provare sapori nuovi e gustosi.

In molti casi, la cottura a bassa temperatura viene anche abbinata al sottovuoto, specie in quei casi in cui gli alimenti devono cuocere con specifici condimenti e marinature. Questo connubio consente al condimento di penetrante meglio e conferire più sapore alla ricetta.

Non ultimo, la CBT permette anche di ottimizzare i tempi da dedicare alla cucina, proprio perché è una cottura che non prevede l’intervento diretto per riuscire al meglio, in quanto la cottura omogenea è già garantita dalla temperatura costante.