Insulti razzisti. Scaramellini: “Ingiusto strumentalizzare la vicenda”

SONDRIO – La vicenda della neonata morta in ospedale e dei presunti insulti rivolti da alcune persone alla madre, una 22enne nigeriana, in Pronto soccorso a Sondrio hanno animato il Consiglio comunale presieduto, ieri sera, dal sindaco Marco Scaramellini.

“Ingiusto strumentalizzare una vicenda così dolorosa per montare accuse irricevibili rivolte ad una comunità, quella sondriese, che non le merita – ha detto in apertura Scaramellini – Non accetto che Sondrio sia definita una città intollerante o razzista. Se ci sono state dichiarazioni o insulti razzisti il conto lo deve pagare quella o quelle persone ritenute responsabili. Invito le persone che abbiano sentito o visto qualcosa a rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. A riguardo, sono in corso indagini che spero chiariranno la vicenda, che al momento chiara non è e che ci ha esposto, nostro malgrado alle critiche immeritata di tutta l’Italia. Ribadisco che i nostri cittadini non meritano di subire accuse infamanti per colpa di qualche imbecille che, se ha pronunciato frasi inaccettabili, ne dovrà rispondere, ma che appartengono solo a lui, non sono e certo non possono essere rappresentative della nostra comunità. La nostra comunità è rappresentata, semmai, dalle persone che hanno fatto di tutto per cercare di dare soccorso ed evitare la tragedia, senza purtroppo riuscirci. Di fronte al razzismo non si deve mai abbassare la guardia, lo ribadisco con forza. Ma non si può nemmeno far ricadere le responsabilità di una o più persone su una comunità intera che nulla ha a che vedere con atteggiamenti simili”.

Alla comunicazione del sindaco ha potuto rispondere solo la consigliera Francesca Gugiatti, colei che ha denunciato per prima l’accaduto. In lacrime ha detto: “Non ho mai, assolutamente mai, voluto denigrare la mia città. Ho solo riferito quello che ho sentito, da normale cittadina, e l’ho fatto anche alle forze dell’ordine”.

RedCro