Passo dello Spluga. Della Bitta: “L’apertura 12 mesi all’anno ci cambierebbe la vita”

CHIAVENNA – Mentre gli amministratori, sia regionali che locali, in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026, cercano di individuare e di risolvere le criticità legate alla viabilità in provincia di Sondrio – concentrandosi prevalentemente sulla strada statale 38 – il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, sposta l’attenzione sulla statale 36 e sul Passo dello Spluga.

“Oggi è il momento di riaprire un collegamento verso Nord, tutto l’anno, senza limiti – sottolinea l’ex presidente della Provincia – Senza entrare in discussioni tecniche sul dove, come, in alto, in basso, questioni successive. Ora concentriamoci sull’obiettivo, anche in vista delle Olimpiadi del 2026”.

Molte le incognite legate alla reale fattibilità di mantenere il passo aperto anche nei mesi invernali, non ultima la consapevolezza che la strada, sul versante svizzero, è attraversata dalle piste da sci. Situazione che, comunque, è presente anche in altre località alpine, dove si è riusciti a trovare una soluzione in grado di fare sintesi tra le necessità viabilistiche e quelle sportive.

Intanto Provincia e Regione Lombardia, alcuni anni fa, hanno finanziato uno studio di fattibilità tecnica per individuare la soluzione migliore – tra le ipotesi anche quella di realizzare il tunnel della Mesolcina – con la quale presentarsi alle trattative con la Svizzera che, negli ultimi anni, sembrerebbe maggiormente incline a discutere dell’argomento.

“Un collegamento sicuro e certo con la Svizzera e il Nord Europa – conclude Della Bitta – ci cambierebbe la vita, per i cittadini e per le imprese, per l’economia, per il lago di Como, per gli impianti di risalita, per il turismo”.

Michele Broggio