600 euro. Gritti: “Una elemosina ma piuttosto che niente, prendiamo piuttosto”

SONDRIO – “In questi giorni stanno arrivando i sospirati 600 euro, una elemosina ma come si suol dire piuttosto che niente, prendiamo piuttosto”. Questo il commento di Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio, in merito agli aiuti economici stanziati per l’emergenza Coronavirus.

“Appare del tutto evidente che tali somme sono irrisorie rispetto alle necessità personali dei lavoratori autonomi – sottolinea Gritti – e soprattutto ai costi generali di una piccola impresa”. Secondo il presidente di Confartigianato nei prossimi giorni il problema della mancanza di liquidità potrebbe passare da una fase di “necessità” ad una fase di “emergenza”.

Le piccole imprese, infatti, devono garantire la retribuzione ai propri collaboratori e non tutte hanno la forza finanziaria per proseguire in assenza di fatturato e di entrate. In aggiunta a tutto ciò sta emergendo un quadro crescente di mancati pagamenti e le piccole imprese finiscono per essere l’anello più fragile sotto il profilo finanziario.

“Il Decreto liquidità – sottolinea Gritti – ad oggi non ha dato alcun segnale concreto; il sistema bancario – fatta eccezione per la moratoria – non ha definito l’iter. Le microimprese hanno la vitale necessità di poter contare su misure per affrontare la liquidità per alimentare i flussi di cassa e quindi per sopravvivere”.

Tra le proposte avanzate da Gritti per affrontare l’emergenza quella dell’istituzione di un Fondo di Rotazione finanziato con fondi delle istituzioni locali riservato alla liquidità, da gestire in convenzione con le banche presenti sul territorio produttivo.

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