Degusta Morbegno. Tre weekend all’insegna dell’enogastronomia valtellinese

MORBEGNO – È tutto pronto per la prima edizione di Degusta Morbegno, l’evento enogastronomico organizzato dalla Pro loco Morbegno e in programma nella Città del Bitto per i prossimi tre fine settimana. Il 26 e 27 settembre, il 3 e 4 ed, infine, il 10 e 11 ottobre. Tre i percorsi in cui i visitatori, previa prenotazione, potranno gustare vini e prodotti tipici della zona. Il primo dei quali vedrà come protagonista il famoso palazzo Malacrida. Denominato Vini bianchi a palazzo, questo percorso offrirà, al costo di 28 euro a persona, la degustazione di formaggi abbinati a vini bianchi e rosè.

Il secondo, Sei calici in convento, presso il convento di S. Antonio, offre una degustazione verticale di vini Doc, Docg e Sforzati di Valtellina in abbinamento con 6 formaggi Dop della tradizione. Il prezzo è di 35 euro a persona. Il terzo ed ultimo, La tradizione nel piatto, presso il chiostro di S. Antonio, prevede un menù a base di sciatt, pizzoccheri valtellinesi, o polenta taragna e salame nostrano, e la torta Morbegno. Il tutto in abbinamento con il Rosso di Valtellina. Il costo è di 20 euro a persona, 12 euro il ridotto.

Ogni percorso è suddiviso in più turni, in modo da rendere più facile il controllo del rispetto della normativa vigente per il Covid-19. Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.degustamorbegno.it. “Si tratta di una manifestazione che può assolutamente crescere – afferma il presidente della Pro loco, Luca Della Sale – l’intenzione è quella di perfezionarlo nel tempo, in modo che sia possibile replicarlo. Magari anche includendo altri prodotti tipici del territorio”.

“Ci si è resi conto – spiega l’assessore del comune di Morbegno, Massimo Cornaggia – che era improponibile, sia dal punto di vista organizzativo che economico, mandare avanti il bando relativo alle cantine. Per questo si è deciso di lanciare un messaggio a tutte le entità che organizzano attività sul territorio, rinnovando la nostra disponibilità e sostegno ad iniziative che “coprissero” il buco temporale che si era creato”.

G. M.