Brisaola ‘multata’. Della Bitta: “Orgoglioso del nostro prodotto ma le regole si rispettano”

CHIAVENNA – Ha suscitato notevole dibattito la notizia di un lecchese che, nel pomeriggio di sabato, si è recato in macchina fino a Prata Camportaccio per acquistare la brisaola della Valchiavenna ma che, contravvenendo alle disposizioni dell’ultimo Dpcm in materia di spostamenti, è incorso in una multa di 533 euro.

A commentare il fatto anche il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta che sottolinea come un evento simile possa suscitare “Orgoglio per la nostra brisaola e per i nostri produttori – stiamogli vicini in questo difficile momento e acquistiamo prodotti del territorio, se lontani effettuano anche spedizioni. Invito questo amico della nostra Valle, a contattarmi in privato perché merita una brisaola in regalo per la fedeltà”.

Attenzione, però, a non sottovalutare la situazione, come ricorda lo stesso Della Bitta: il momento, infatti, è delicato. Nel comune di Chiavenna sono 25 – dati aggiornati alla serata di ieri – le persone positive al Coiv-19 a cui se ne sommano una decina d’altre sottoposte alla quarantena.

Se abbiamo delle regole – specifica il sindaco della Città del Mera – che spesso sentiamo troppo strette, è solo per fare in modo di non infilarci in un guaio più grande. Facciamo fatica, siamo limitati, vorremmo essere liberi ma se non riusciamo a fermare il trend dei contagi il sistema sanitario non regge. E questo significa che, dovendo fare spazio a pazienti Covid, gli ospedali dovranno rinunciare a curare molte altre patologie. Per evitare una situazione simile, purtroppo, la strada pare essere solo quella della responsabilità. Mascherina, distanziamento, igiene delle mani, rispetto delle regole e dei limiti, limitare uscite e contatti”.

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