Dpcm. Spesa: ecco i casi in cui è possibile farla fuori dal proprio comune

SONDRIO – La spesa fuori dal proprio comune di residenza resta permessa ma con alcune avvertenze: gli spostamenti, infatti, restano consentiti qualora non sia possibile effettuare gli acquisti nel proprio comune.

A sottolinearlo il prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, a precisazione delle norme contenute nell’ultimo Dpcm. Uscire dal proprio paese per comprare beni di prima necessità è anche consentito se il negozio più vicino a casa propria è in un altro comune oppure se gli esercenti commerciali sotto alla propria abitazione non dispongono di ciò di cui si ha bisogno o se non sono in grado – cosa tutt’altro che infrequente nei piccoli comuni di montagna – di soddisfare al bacino d’utenza.

“Tali indicazioni – sottolineano dalla prefettura – sono da considerarsi a titolo esemplificativo, nel senso che sussistono altre circostanze che possono giustificare uno spostamento, dato che il concetto di necessità e urgenza deve necessariamente essere declinato con buon senso”.

Tale provvedimento permette di evitare il concentrarsi di utenti presso un unico supermercato per il mero rispetto del criterio della residenza e consente di spostarsi nei comuni vicini al fine di una migliore distribuzione di persone nell’ottica di evitare la formazione di assembramenti.

Non è, invece, considerato motivo di urgenza o di necessità il recarsi a Livigno per fare benzina salvo che per i residenti nel comune di Valdidentro, sul cui territorio non sussistono distributori di carburante.