Terratipica. Valtellina e Alto Lario unite per la valorizzazione dell’agroalimentare

DELEBIO – Un progetto da 200mila euro – in parte finanziato da Regione Lombardia – che punta a unire la Valtellina e il lago di Como, con la Latteria Sociale Valtellina, la più importante realtà lattiero-casearia della provincia di Sondrio, che ingloba la Latteria di Bellagio, trainando piccole realtà produttive nelle due province confinanti. Latte, formaggi ma anche olio, miele, marmellate, vino, salumi e distillati che il progetto “TerrAtipica“, con la cooperativa con sede a Delebio quale capofila, intende valorizzare e promuovere.

Il sostegno alle piccole aziende partner, una ventina in totale, si declina in iniziative per la vendita diretta e quella online e in azioni per coinvolgere i consumatori. L’approccio innovativo è quello del marketing sensoriale che influenza la percezione, il giudizio e infine i comportamenti di acquisto attraverso la creazione di un legame emozionale con il brand “TerrAtipica”.

“TerrAtipica – spiega il responsabile marketing Maurizio Giboli che coordina il progetto – si fonda sull’attenta selezione dei prodotti e dei produttori, valorizzando le piccole realtà con un legame stretto con la tradizione e puntando su specialità agroalimentari in grado di interpretare il territorio di origine e di evocarne le caratteristiche”.

Tra i prodotti che beneficeranno delle azioni previste dal progetto per allargare il proprio bacino di vendita vi sono quelli più rinomati, come il Valtellina Casera e il Bitto, quelli tradizionali, quali Scimudin, Lariano e Semuda, il burro di Bellagio, le produzioni biologiche, le confetture e la frutta locale, le caramelle, il succo di mele e l’aceto di mele, il miele, le erbe aromatiche, i sali aromatizzati, il vino della Valtellina e quello delle terre lariane, l’olio del lago di Como, i salumi, le birre, gli amari e i distillati.

Azioni mirate e articolate che consentiranno di raggiungere una serie di obiettivi strategici per l’intero territorio, non soltanto per il settore agroalimentare: la salvaguardia dell’agricoltura in aree svantaggiate, una migliore remunerazione delle produzioni agricole, la valorizzazione delle risorse umane, l’accesso a nuove modalità di commercializzazione dei prodotti.

Il progetto include anche attività di formazione e di informazione per gli operatori e il personale impiegato nella vendita. Su una scala più ampia e in prospettiva futura la finalità individuata è quella di migliorare l’immagine e la visibilità non di singoli prodotti bensì di un territorio, due nello specifico, nel quale il consumatore possa riconoscere un punto di riferimento al quale rivolgersi per i propri acquisti.