Morbegno. Circolo Pd: “Senza medici, risorse e confronto non c’è sanità che tenga”

MORBEGNO – Dopo l’intervento in tema di sanità provinciale del segretario provinciale del Pd Michele Iannotti, che nei giorni scorsi ha ricordato come siano necessarie risorse e personale, ora anche il circolo Dem “Giulio Spini” rimarca le necessità cui è necessario far fronte per poter garantire ai cittadini di Valtellina e Valchiavenna il diritto alle cure.

“Senza medici, senza risorse e senza confronto non c’è ‘sanità di montagna’ che tenga: su questi temi il Partito democratico c’è ed ha ben chiare le priorità.” Il Circolo Pd “Giulio Spini” di Morbegno e Bassa Valle, attraverso una nota stampa del coordinatore Federico Gusmeroli, riporta l’attenzione sulle criticità maggiori della sanità provinciale. “Abbiamo voluto contribuire al dibattito elaborando tre proposte: si tratta di interventi che stanno ‘a monte’ di tante altre azioni, perché riguardano non soluzioni di dettaglio, ma requisiti fondamentali su cui già oggi siamo tremendamente in ritardo”.

Il primo problema da risolvere è la carenza di medici: “Ci sono forti discussioni per i cartelli e le sale operatorie, ma da anni buona parte dei concorsi indetti per assumere nuovi medici in provincia vanno deserti – ricorda Gusmeroli – i numerosi pensionamenti non sono stati sostituiti, intere specialità sono state accorpate, creando una situazione di forte stress e scopertura di personale.”
Fondamentale, secondo i Dem, intervenire sulle borse di specialità per i nuovi medici. A quelle messe a disposizione dello Stato, le Regioni hanno facoltà di aggiungere ulteriori risorse, per finanziare posti aggiuntivi: nel 2019, però, la Lombardia ha messo a disposizione in rapporto alla popolazione e alle esigenze molti meno posti di quelli di altre Regioni confinanti, come Veneto ed Emilia-Romagna.

“La Regione – ricordano dal Pd – deve farsi carico di quanto da lei stessa stabilito e utilizzare indicatori trasparenti per l’assegnazione dei fondi e delle risorse ai contesti montani, così da compensare le difficoltà legate ai fattori socio-demografici montani e garantire a tutti i cittadini regionali lo stesso diritto alla salute, specialmente in ambito di Emergenza-Urgenza”.

L’ultima proposta dei Dem riguarda il livello locale: la legge regionale di attuazione della Delrio ha istituito un Comitato paritetico di confronto tra Regione Lombardia e la provincia di Sondrio. “A distanza di pochi anni, i risultati sono stati nulli, perché in verità non lo si è mai voluto fare funzionare: evidentemente, a Milano l’autonomia e la responsabilizzazione dei territori interessa soltanto finché resta sulla carta”.

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